Locarnese

A Locarno un nuovo asilo nido pubblico entro fine anno

Il Legislativo, compatto, ha accolto la mozione di Barbara Angelini Piva e cofirmatari. Concesso maggior tempo al Municipio per elaborare il dossier

(Archivio Ti-Press)
28 gennaio 2020
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Entro la fine di quest'anno il Municipio di Locarno dovrà elaborare una proposta per un nuovo asilo nido pubblico. Lo ha deciso lunedì sera il Consiglio comunale approvando, all'unanimità, la mozione presentata nell’agosto 2017 da Barbara Angelini Piva e cofirmatari. Da notare che il preavviso dell'Esecutivo è cambiato da sfavorevole alla vigilia, a favorevole. “Sentiti gli interventi in aula e preso atto che non è percorribile il progetto di un nido comunale presso lo stabile “PerSempre”, invitiamo i gruppi politici a sostenere la mozione“. Unica condizione (accettata dai mozionanti) spostare il termine per elaborare il dossier da giugno a dicembre 2020, considerato il necessario periodo di rodaggio successivo alle elezioni comunali di aprile, in particolare per il successore di Moretti che non si ripresenta. Moretti ha difeso il progetto a cui il Municipio stava lavorando e che ipotizzava l'apertura di una seconda sede del Nido comunale presso lo stabile intergenerazionale “Per Sempre” della famiglia Pedrazzini, «in modo finanziariamente neutro grazie ai nuovi sussidi statali». Alla fine ad aprire il nido sarà la Fondazione Zerosedici, già attiva a Muralto e Gordevio.

Il dibattito precedente il voto ha visto il PS (Pierre Mellini) parlare di «occasione persa per il Comune, che lascia maggiore spazio ai nidi privati, più cari di quelli pubblici». In difesa degli asili per la prima infanzia privati e in particolare della Fondazione Zerosedici è intervenuto Gianbeato Vetterli (PLR): «La Fondazione non ha scopi di lucro». Alessandro Spano, a nome del PLR: «Diciamo sì a una politica famigliare incisiva, purché ben fatta. Quindi è il momento per approfondire». L’autrice della mozione Barbara Angelini Piva, anche a nome del PPD, ha affermato che «pubblico e privato sono complementari. La mozione chiede di ampliare l'offerta, lasciando aperte opzioni diverse. L'obiettivo e continuare a favorire le famiglie con redditi bassi, ma anche allargare maggiormente il servizio alle famiglie del ceto medio».

Collegiata di Sant’Antonio, si proceda con le indagini

Oltre a dare luce verde ai 300mila franchi. per il concorso di riqualificazione del centro città (vedi LaRegione di ieri, martedì 28 gennaio), il Consiglio comunale di lunedì ha approvato all’unanimità il credito di 290mila franchi. per opere di indagine preliminare e manutenzione straordinaria della Collegiata di Sant’Antonio Abate (di proprietà della Città). Circa i tempi d’esecuzione veri e propri, il municipale Bruno Buzzini ha precisato che «occorrerà qualche anno, tenuto conto che per interventi simili a Bellinzona e Lugano l’iter complessivo ha richiesto 8-10 anni».

Infine, le mozioni fresche di presentazione. Fabrizio Sirica (PS) e cofirmatari chiedono un «adeguato riconoscimento del volontariato”; Pier Mellini (PS) e cofirmatari, con un testo dal titolo “A Locarno si sfruttano i proprietari di cani?” propongono di equiparare la tassa annua fissata a 100 franchi per animale a quelle dei Comuni vicini, che oscillano tra i 50 e i 70 franchi. Un adeguamento al ribasso delle tasse, in questo caso per l’uso del suolo pubblico, è quanto chiedono Bruno Baeriswyl (Lega/UDC/Ind.) e Alberto Akai (PPD): «Nel 2006 a corto di denaro le abbiamo alzate. Ora è il momento di abbassarle”. Come risulta dai dati esposti, le tasse applicate a Locarno sono incontestabilmente fra le più elevate del Cantone. Da qui la richiesta di ridurle per aiutare i commerci e gli esercizi pubblici già in difficoltà

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