Locarnese

Vernici 'mangia smog' e piante depurative pure a Locarno

Lo chiede, in un'interpellanza, il consigliere comunale Indipendente Marko Antunovic, preoccupato per i danni alla salute dei cittadini prodotti dal traffico

19 gennaio 2020
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Vernici “mangia smog” e piante con maggiori capacità depurative. Perché non impiegarle per rendere più respirabile l’aria nei quartieri attraversati da strade a forte traffico? A chiederlo, in un’interrogazione inoltrata al Municipio di Locarno, è il consigliere comunale Indipendente Marko Antunovic. “In città abbiamo alcune strade molto trafficate, come ad esempio via Franzoni, dove si arriva addirittura a 24mila vetture al giorno in media sull’arco dell’anno. A Solduno nord si superano le 15mila vetture, mentre il contattore di Via R. Simen ha registrato 19mila veicoli al giorno – osserva l’esponente – In Svizzera, lo smog è responsabile ogni anno di 2200-2800 decessi prematuri Secondo l’UFSP; è quindi inequivocabile che l’inquinamento fa ammalare le persone di cui gli organi comunali sono responsabili”. Ebbene secondo Antunovic, “sul mercato ci sono delle vernici innovative, chiamate “mangia smog”: si tratta di una tinta ecologica in grado di scomporre gli agenti inquinanti in molecole di sale. Per fare ciò viene utilizzato il principio naturale della fotocatalisi (la reazione è simile a quello delle fotosintesi clorofilliana presente nelle piante, tramite la quale si produce ossigeno). Prendendo un esempio concreto, con questo tipo di pittura a Roma, in uno degli incroci più trafficati d’Italia è stato realizzato il più grande murales “mangia-smog” d’Europa. L’intero murales (circa mille  metri quadrati) è stato calcolato che depurerà l’aria di quella zona con lo stesso effetto dato da 30 piante (depuratrici)”. A detta di Antunovic. “questa iniziativa migliorerà l’immagine del comune sia a livello svizzero sia a livello internazionale, sottolineando l’impegno alla salvaguardia della salute pubblica così come della qualità di vita di tutti noi e delle generazioni future”. In sintesi il consigliere Indipendente chiede dunque all’Esecutivo di Palazzo Marcacci un parere in merito alla sua proposta.

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