Locarnese

Centrale termica di Intragna, nuovi clienti cercansi

Inverni troppo miti, potenziali utenti non ancora allacciati e conti della SA che chiudono in rosso. Si studia come migliorare la situazione

27 dicembre 2019
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Una centrale termica che fatica a rientrare nelle cifre nere per svariate ragioni e malgrado il buon funzionamento tecnico. In suo aiuto ora si è mosso, non senza qualche obiezione, il Comune di Centovalli vista la sua importanza in ottica climatica (energia pulita).

Edificata nel 2015 e attivata alla fine dello stesso anno, la Centrale a cippato per la produzione di calore di Intragna non riesce ancora ad affermarsi e, soprattutto, a rendersi finanziariamente indipendente. Prova ne è che malgrado la settantina di edifici ad essa collegati, presenta ancora dei disavanzi d’esercizio. E i deficit non sono da ricondurre a “problemi di gioventù” (dopo una prima fase di rodaggio, la “grande caldaia” funziona bene) bensì a diversi fattori. Soprattutto riconducibili a delle sovrastime di valutazione nell’allestimento del business plan, che fanno a pugni con i cambiamenti climatici sotto gli occhi di tutti. Inverni meno rigidi uguale meno fabbisogno di calore uguale meno consumi da parte dell’utenza, l’equazione è semplice. Il consumo registrato nelle case secondarie allacciate al teleriscaldamento risulta ben al di sotto delle aspettative. Ma non è solo questo il problema (sollevato, tra l’altro, nell’ultima seduta di Consiglio comunale, prima di Natale). Non da ultimo vi sono ancora diversi stabili (tra questi il Palazzo comunale) che sono in ritardo con le infrastrutture di supporto (si prevedeva che nel giro di 3-4 anni tutti gli interessati sarebbero stati collegati). Alla luce di queste difficoltà, l’Esecutivo centovallino ha discusso con il Cda della Centovalli E Più SA alcune proposte. Scartata l’idea – sottoposta dai vertici della Società ai propri azionisti – di aumentare le tariffe del kWh (“mossa impopolare” che scoraggerebbe altri potenziali utenti ad allacciarsi), l’Esecutivo era convinto di far capo al Fondo per le energie rinnovabili Fer per sanare le casse della centrale. Centovalli grazie a questo fondo percepisce 140mila franchi all’anno, contributo che può essere decurtato se non sfruttato. Idea non condivisa dal Legislativo, che ha invece chiesto un preciso piano di risanamento delle finanze della Centrale prima di stanziare l’importo. Non si è invece opposta alla proposta di rinunciare al prestito postergato di mezzo milione. Ossigeno vitale per il funzionamento di un impianto che contribuisce, pur sempre, a creare opportunità di lavoro per le ditte che operano nella gestione dei boschi. Con i prezzi del gasolio e dell’elettricità destinati a salire, chissà che qualche proprietario di immobili nel nucleo di Intragna non decida di allacciarsi alla grande stufa…

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