Locarnese

Bosco Gurin apre il 30, ma la neve record pone qualche difficoltà

Lavoro difficile per agli addetti in vista dell'apertura degli impianti. I gatti delle nevi impegnati giorno e notte per preparare il fondo.

22 novembre 2019
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Era dal 1947 che non si vedeva così tanta neve a Bosco Gurin in questo periodo dell’anno. Tanta, tantissima, forse addirittura troppa. Si calcola un metro e mezzo di coltre bianca in paese (anche se l’innalzamento dell’isoterma sta portando, in queste ore, pioggia frammista a neve) e due metri e mezzo al Sonnenberg (livello destinato a salire visto che le precipitazioni proseguiranno anche nelle prossime ore). La materia prima, per gli sport sulla neve, è dunque assicurata, conferma Karin Zanolini, responsabile delle relazioni pubbliche della stazione turistica della Rovana a una settimana dall’apertura degli impianti (prevista per sabato 30 novembre). Il problema, per gli addetti alla preparazione delle piste, è tuttalpiù quello di riuscire a “cavalcare” l’enorme massa nevosa. I gattisti, in particolare, hanno dovuto sudare non poco, soprattutto i primi giorni, per riuscire a raggiungere le stazioni intermedie e d’alta quota. Alle ingenti nevicate che hanno rallentato, non poco, l’avanzare dei mezzi cingolati, si è aggiunta la nebbia, che ha ridotto la visibilità e quindi ostacolato l’opera. Per rendere meglio l’idea, per raggiungere il Sonnenberg è stato necessario far capo agli argani. Tempo impiegato: tra le 6 e le 8 ore!

Neve polverosa, all'inizio i mezzi sprofondano come nella sabbia

«La neve caduta è particolarmente polverosa – osserva Flavio Pedrazzi, gattista di provata esperienza – e questo ha fatto sì che i cingoli non facessero presa sul fondo ma scavassero, infossando il veicolo e rendendogli difficile l’avanzata. È un po’ come muoversi nella sabbia. Non siamo riusciti a sfruttare l’enorme potenza dei motori e siamo stati stati costretti a procedere anche a zig zag. A titolo di paragone, lo scorso anno, con una neve bagnata e pesante, abbiamo impiegato 2 ore per raggiungere la sommità». A peggiorare la situazione ci hanno poi pensato, come detto, la nebbia e la neve soffiata dalle raffiche di vento: condizioni che disorientano l’autista che è costretto a procedere a rilento e a continuamente cercare punti di riferimento per non uscire dal tracciato. Il lavoro prosegue incessantemente, soprattutto la notte, per assicurare piste in perfetto stato all’apertura dei cancelletti. «Continuiamo a battere le piste e trattoriamo i pendii, pressando la neve e spostandola per coprire eventuali buchi; eliminiamo dossi pericolosi, correggiamo l’inclinazione delle piste laddove necessario» – conclude Pedrazzi. Col ritorno del bel tempo, le cose dovrebbero migliorare anche per loro. Sabato 30 novembre e domenica 1°dicembre, intanto, ad attendere il popolo degli sciatori vi sarà pure una gradita sorpresa : le giornaliere saranno in vendita a prezzi vantaggiosi (30 franchi l’adulto, 20 i bambini). Maggiori informazioni sul sito internet della destinazione. Fino alle festività natalizie gli impianti saranno aperti unicamente nei weekend. Dopodiché si passerà al regime giornaliero, fino a metà marzo. Maggiori informazioni sulla stazione walser sono ottenibili sul sito internet della destinazione.

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