Locarnese

Disagi e dighe a rischio sfioro a causa del maltempo

Oltre al Sambuco, possibile anche per Robiei, Cavagnoli e Naret e, qualora si verificasse, potrebbero esserci improvvisi aumenti della portata fluviale

Fiume Maggia straripante ©Amici di MeteoLocarno
21 ottobre 2019
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L’apertura delle paratoie al Sambuco è un evento raro. Atteso per il Lago Maggiore il grado di pericolo 2 (moderato).

Tanta pioggia e, in alta quota, la neve. Il maltempo sta flagellando il Ticino e in particolare il Locarnese e le sue valli, come abbiamo già avuto modo di scrivere in giornata. Il livello di fiumi e laghi sta salendo, ma il grado di pericolo è rimasto basso. Il Lago Maggiore è cresciuto di un metro, accogliendo comodamente enormi quantità d’acqua, senza rischi di esondazione. Anche i fiumi hanno retto il colpo.

Le Officine idroelettriche della Maggia (Ofima), che gestiscono diverse dighe, oggi hanno diffuso un comunicato per avvisare che “a causa delle abbondanti precipitazioni, l’acqua del bacino del Sambuco in valle Lavizzara inizierà a sfiorare”. Un evento piuttosto raro (avviene una-due volte ogni dieci anni), che implica l’apertura delle paratoie situate al di sotto del bordo dello sbarramento.

Sono a rischio sfioro anche i bacini di Robiei, Cavagnoli e Naret. «Ciò significa – spiega Nicola Ferretti dell’Ofima – che a valle si possono verificare improvvisi e pericolosi aumenti della portata. In particolare per i fiumi Bavona e Maggia (in Valle Lavizzara). Perciò raccomandiamo la massima prudenza». Ma se smette di piovere, rientra il pericolo? «Non è proprio così – è la risposta –. Anzi. Il sole potrebbe indurre le persone ad avvicinarsi nuovamente ai corsi d’acqua, ma le ondate improvvise possono verificarsi anche dopo la cessazione del maltempo. Quindi è meglio valutare con attenzione le diverse situazioni, anche dopo la fine dei temporali».

A causa delle forti precipitazioni di questi giorni, e a titolo precauzionale, il Municipio di Avegno Gordevio ha emesso un avviso di “non potabilità” per l’acqua che sgorga dai rubinetti: non dev’essere bevuta, né utilizzata fredda in ambito alimentare o per l’igiene orale. Si può usare senza limitazioni se bollita per almeno 5 minuti, a condizione con non abbia odori o colorazioni strani.

Ad Avegno Gordevio l’acqua non è potabile

“Attualmente – indica il Municipio – sono in corso accertamenti e misure di risanamento; si spera di poter normalizzare la situazione al più presto”.
Nonostante le forti infiltrazioni d’acqua che hanno saturato il terreno, i pendii a monte delle strade cantonali e comunali del Locarnese hanno tenuto bene. Pochi i disagi registrati sulle principali vie di comunicazione. A Verdasio, nelle Centovalli, nelle primissime ore della mattinata di ieri un piccolo smottamento ha ostruito la carreggiata, rendendo necessario l’intervento degli addetti alla manutenzione. Il transito (soprattutto a quell’ora dei frontalieri) è stato provvisoriamente regolato a senso unico alternato.

Piccoli smottamenti sono stati segnalati lungo la statale 337 della Valle Vigezzo e preventivamente è stata chiusa nella notte di domenica su lunedì, la strada per la Valle Formazza. A Ronco sopra Ascona, invece, quale misura preventiva, su consiglio del geologo del Comune è stata chiusa al traffico veicolare e pedonale via Gottardo Madonna. Alcuni massi poco stabili a monte della carreggiata potrebbero staccarsi e precipitare sul collegamento sottostante.

La portata dei fiumi e il livello dei laghi, che sono cresciuti parecchio nel giro di pochi giorni, non dovrebbero arrivare al grado di pericolo 3 (marcato), limitandosi al grado 2 (moderato). Il Verbano lo raggiungerà domani mattina e continuerà a salire fino a dopo domani.

Dall’inizio del periodo di maltempo, nelle Centovalli, in Onsernone, in Verzasca e in Vallemaggia sono caduti dai 300 ai 400 millimetri d’acqua. Il limite delle nevicate, inizialmente sui 2’300 metri, si è alzato fin verso i 2’700-3’000 metri.

Le previsioni annunciano per domani l’allontanamento della fascia temporalesca.

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