Locarnese

Per i diritti dell'infanzia Gad Lerner a Locarno

Giovedì al Palacinema il giornalista italiano presenterà i 4 'corti' realizzati dagli studenti per il festival 'Spazio Dialogo'

20 settembre 2019
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Quanto è dura la strada dell’integrazione, sia essa intesa anche come promozione delle idee, coinvolgimento, presa a carico. Bene lo sanno l’Associazione Spazio Aperto di Bellinzona presieduta da Ivana Petraglio, e la Supsi (Dipartimento economia aziendale, sanità e socialità), che per dare adeguato risalto al loro festival “Spazio Dialogo” – la cui quarta edizione è prevista giovedì prossimo, 26 settembre, al Palacinema di Locarno – si sono ritrovati ad investire in una grande opera di sensibilizzazione preziose energie che una maggiore condivisione, anche a livello istituzionale superiore, avrebbe consentito di utilizzare altrove.

Con Sofia e Ferrari un 'trittico' di qualità

Eppure, dalle grandi fatiche nascono tavolta piccoli miracoli. Uno è la partecipazione di personaggi di assoluto spessore e grande credito come i giornalisti Gad Lerner e Aldo Sofia e come il regista e documentarista Stefano Ferrari. Un altro è la qualità della produzione filmica realizzata dalla cinquantina di studenti “pescati” da Pretirocinio di integrazione e Spai di Locarno (mediamatici e informatici). I ragazzi, accompagnati da tre formatori Supsi – Leonardo Da Vinci, Fulvio Poletti e Samantha Cattaneo – e sostenuti tecnicamente da quattro registi – Gianni Donvito, Antonio Universi, Stefano Mosimann e Roberto Volta – hanno prodotto i 4 cortometraggi sul tema dei diritti dell’infanzia attorno ai quali si svolgerà l’evento.

La produzione dei “corti” è avvenuta nell’ambito degli atelier video organizzati da “Spazio Dialogo” in primavera, sia nel normale orario scolastico (grazie alla collaborazione degli istituti coinvolti), sia nei fine settimana. I lavori saranno presentati e commentati, giovedì a Locarno, proprio da Gad Lerner «che si è evidentemente innamorato del nostro festival – ci ha detto Petraglio – visto che vi presenzierà per la terza volta in quattro anni».

Una partecipazione eccezionale che arricchisce un programma già importante di suo: dalle 17 “Spazio Dialogo” sarà introdotto dalla stessa Petraglio e dal formatore Supsi Da Vinci; ai loro interventi farà seguito (17.10) la proiezione di estratti dal documentario Rsi di Stefano Ferrari “Ma quando arriva la mamma?”. Poi, Lerner e Ferrari, moderati da Sofia, animeranno un dibattito di circa un’ora e mezza attorno al tema “Accoglienza, integrazione e diritti dei minori, oggi”. Dalle 18.50 alle 20 è infine prevista la presentazione dei “corti”, ancora, appunto, con Lerner. Il tutto, gratuito e aperto al pubblico, si svolgerà nella sala 3.

È significativo che il festival si tenga quest’anno al Palacinema di Locarno: una struttura giovane, ma che si sta sempre più profilando come punto di incontro “ragionato” fra esigenze commerciali e necessità contenutistiche. Decisivo, in questo equilibrio, il ruolo di Roberto Pomari, che in questo caso gioca in casa due volte: direttore della struttura e ma anche presidente del Film Festival Diritti Umani di Lugano. «Il Palacinema non poteva che rispondere presente – dice Pomari –. Questo, per diversi motivi. Innanzitutto crediamo nell’importanza di investire in eventi che abbiano un impatto sullo sviluppo della consapevolezza sociale dei ragazzi. Se si può collaborare e costruire assieme è peccato non farlo. Inoltre, parliamo pur sempre di cinema. In questo senso apriamo a possibili sinergie con il Conservatorio di scienze audiovisive che proprio nel Palacinema trova casa, e cercheremo di favorire l’inserimento dei “corti” nei festival ticinesi già esistenti».

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