Locarnese

Porno-hackeraggio a Losone, finale con scuse e indennizzo

La questione dal punto di vista legale ha trovato una conclusione: le parti sono giunte a una conciliazione di fronte al Pretore di Locarno Campagna

13 settembre 2019
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Una denuncia prima e ora una soluzione di conciliazione. È l’esito della trafila legale scaturita dalla pubblicazione, lo scorso mese di maggio, di un fotomontaggio porno sulla copertina del sito della Lista della Sinistra di Losone. La pagina web era stata “hackerata” è per ore aveva proposto un’immagine a luci rosse: quattro uomini nudi sulle facce dei quali erano stati sovrapposti i visi di quattro esponenti del gruppo politico. Ovvero la municipale Francesca Martignoni e i tre consiglieri comunali Tiziano Belotti, Daniele Cavalli e Matteo Piatti (quest’ultimo nel frattempo è stato nominato presidente del Legislativo). Autore del fotomontaggio l’amministratore del sito, Alessandro Chiappini, a quel momento nella Lista della sinistra come indipendente. La prima reazione era stata il blocco dell’immagine e l’espulsione dal gruppo di Chiappini, che è rimasto in legislativo per il “Partito estetico”, che lui stesso ha creato. L’immagine sotto accusa era stata condivisa su diversi social, inviata a diverse persone attraverso una mailing list e successivamente inoltrata a ogni consigliere comunale di Losone. Chiappini a laRegione aveva spiegato le ragioni del suo gesto con la volontà di provocare i suoi (allora) colleghi di partito che, all’ultimo lo avevavno escluso dalla corsa alla presidenza del Legislativo. I quattro presi di mira nel fotomontaggio avevano sporto denuncia e la vertenza si è chiusa nei giorni scorsi. «Di fronte al Pretore di Locarno Campagna abbiamo trovato una formula per arrivare a una conciliazione – spiegano i vertici della Lista della sinistra in una nota inviata alla redazione –. Chiappini dichiara di essere rincresciuto per la sofferenza causata a Martignoni, Belotti, Cavalli e Piatti con la pubblicazione avvenuta il 16 maggio 2019. Si è scusato e corrisponderà loro un’indennità a titolo di torto morale. Con questo le parti esprimono la loro volontà di porre fine alla questione». Una questione che dal punto di vista legale ha trovato una conclusione, ma che a livello politico, aveva provocato una spaccatura fra le parti all’interno della Lista della sinistra di Losone. Il gruppo, lasciandosi alle spalle l’episodio dello scorso mese di maggio, guarda avanti, anche in vista delle elezioni comunali del prossimo mese di aprile. Da noi interpellato, Chiappini afferma che pure per lui la faccenda del fotomontaggio è chiusa: «Me lo ha confermato il mio avvocato, anche se non mi ha ancora comunicato i dettagli della decisione del Pretore». E per quanto riguarda l’indennizzo? «Non conosco le cifre esatte. Per me ci sono state diverse spese, per un totale di circa tremila franchi, in parte andati anche per risarcire i costi

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