Locarnese

Intragna, 'finalmente a scuola!'

Inaugurata ufficialmente oggi la rinnovata sede. Concluso il lungo e tribolato iter che ha portato alla ristrutturazione dell'edificio, costruito negli anni Sessanta.

13 settembre 2019
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Inaugurazione ufficiale, oggi pomeriggio, a Intragna, per il rinnovato edificio scolastico. A conclusione di un lungo cantiere – nel quale non sono mancate le polemiche e, addirittura, anche una sospensione di più mesi dei lavori, con periti e avvocati sostituitisi a muratori e operai – il palazzo, nella sua veste nuova, è tornato a disposizione degli alunni delle Centovalli. Ad onor del vero, già al suono della campanella il 2 settembre allievi e docenti hanno potuto prendere possesso dei loro spazi di apprendimento e crescita.
A condividere questo importante momento per la comunità centovallina erano presenti, oltre ai rappresentanti delle autorità comunali, le famiglie e il Consigliere di Stato e capo del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) Manuele Bertoli. Il sindaco Ottavio Guerra, nel suo saluto, ha ricordato come la scuola rappresenti «uno degli elementi più importanti di un Paese, per la sua funzione educativa e sociale, cui uno dei compiti istituzionali è la costruzione della società di oggi rivolta al futuro, quindi ai nostri cari allievi, futuri cittadini attivi.
Mi preme sottolineare che i nostri allievi sono la ricchezza, le fondamenta e l’investimento umano del nostro Comune». Allargando il discorso alla collaborazione intercomunale, Guerra ha  poi osservato che «in quest’ottica di collaborazione intercomunale e di visione regionale, stiamo discutendo con i Comuni limitrofi di Onsernone e Terre di Pedemonte della fattibilità, in un prossimo futuro, di istituire un unico Istituto scolastico con l’obiettivo di migliorare le condizioni pedagogiche – didattiche, garantendo la stabilità del numero delle sezioni e dei docenti».


Bertoli: ‘Una struttura moderna’


Dal canto suo Bertoli ha ricordato come negli ultimi anni «in Ticino si siano fatti grandi passi avanti per quanto riguarda l’ammodernamento degli edifici scolastici. Questi investimenti la dicono lunga sull’attaccamento dell’ente pubblico, Cantone e Comuni, alla scuola». Un altro aspetto sul quale il Decs si sta concentrando è la riforma dell’insegnamento: «Dopo alcuni progetti che sono stati bocciati, come quello di ridurre il numero degli allievi per classe (respinto dal Gran consiglio nel 2012) e “La scuola che verrà” (che non ha superato lo scoglio del voto popolare l’anno scorso), torniamo a battere il chiodo della qualità dell’insegnamento. Nello specifico si tratta di fissare a 22 il numero massimo di allievi per classe nelle elementari e di istituzionalizzare la figura del docente d’appoggio, pagato dal Cantone, per la scuola dell’infanzia». La parte ufficiale si è conclusa con il discorso del presidente del Consiglio comunale Mattia Pellanda (che si è scusato per i ritardi nei lavori dovuti a disaccordi politici) don Davide Matassa ha benedetto lo stabile. Infine è stata svelata la targa commemorativa dedicata al benefattore Sandro Madonna.

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