Valle Onsernone

La 'Leggenda del Ponte Oscuro' sarà presto svelata

Il prossimo 15 luglio il pubblico conoscerà la maxiscultura in granito, opera dell'artista di Comologno Raphael Pache

Ponte Oscuro (Ti-Press)
13 luglio 2019
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Il pubblico la vedrà ufficialmente il 15 luglio, al Ponte Oscuro, in alta Valle Onsernone. È la maxiscultura in granito intitolata “La leggenda del Ponte Oscuro”, opera dell’artista di Comologno Raphael Pache. Questa iniziativa culturale, che gode del sostegno di diversi enti pubblici e di privati, porta avanti l’interesse per questo genere di tecnica germogliato, in valle, nel 2011 con l’organizzazione del primo Simposio di scultura. Iniziativa che allora raccolse ampi consensi, dentro e fuori il comprensorio. Prova ne è che era poi stata riproposta, con altrettanto eco positivo. Ora, al posto del Simoptato per un progetto diverso, voluto sempre nell’ottica di promozione del territorio.

La scelta è caduta, stavolta, su uno dei luoghi simbolo della valle, il Ponte Oscuro, la cui immagine è presente da sempre nelle cartoline dell’Onsernone. Edificato nel 1862, con le sue 5 arcate e la sottostante mulattiera, venne definito architettonicamente “il capolavoro dei ponti ticinesi”. L’opera nata dalla fantasia di Pache, artista conosciuto in tutta la Svizzera e che in valle ha trovato la sua seconda casa, racconta di un’epoca della storia locale in cui la miseria, l’emigrazione e le capacità delle genti di allora di adattarsi per sopravvivere erano musica quotidiana. “Uno sguardo al passato per animare il presente e credere nel futuro”, rileva Nicola Pini, responsabile del progetto Onsernone 2020 nella scheda accompagnante questa iniziativa. La scultura in granito onsernonese, legata alla leggenda della vecchia, della capra e della morte, inviterà dunque i passanti a una riflessione su ciò che è stato e sui cambiamenti intervenuti nei secoli. Una preziosa testimonianza che unisce, proprio come il viadotto, l’alta e la bassa valle, le generazioni passate e quelle presenti, il patrimonio culturale e i racconti tramandati.

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