Il religioso dovrà rispondere in aula per i reati di coazione sessuale, molestie e atti sessuali con persone incapaci di discernimento
Per il frate cappuccino arrestato nel mese di febbraio si profila il processo. È accusato di avere abusato di una donna disabile. Come anticipato dalla Rsi, settimana scorsa la procuratrice pubblica Valentina Tuoni ha chiuso l’inchiesta e dovrebbe firmare a breve il suo rinvio a giudizio.
Il religioso di origine asiatica, arrivato in Ticino alcuni anni fa, dovrà rispondere in aula per i reati di coazione sessuale, molestie e atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere. Due gli episodi accertati dagli inquirenti. In entrambi i casi si tratta di palpeggiamenti delle parti intime. Il primo episodio è avvenuto tra le mura del convento sopracenerino dove il frate viveva. Il secondo, quello più grave, a casa della vittima.
L’imputato, che ha già ammesso le proprie responsabilità, si trova in carcere in espiazione anticipata della pena.