Locarnese

Fusio, sulla diga del Sambuco da scalatori

il Municipio, d'intesa con il Gruppo manifestazioni e l'Ofima, intende promuovere la creazione 4 vie di arrampicata sfruttando la parete dello sbarramento

31 maggio 2019
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Sulla parete, liscia, della diga del Sambuco, spunteranno, presto, 4 vie d’arrampicata. La proposta, sicuramente originale, arriva dalla Lavizzara ed è destinata a richiamare un gran numero di climber e sportivi, pronti a cimentarsi con questa adrenalinica attività. Edificato oltre 60 anni fa lo sbarramento artificiale del Sambuco, a Fusio, appartiene alle Officine idroelettriche della Maggia (Ofima). Questo mastodontico elemento in cemento armato, a detta del Municipio – che ha raccolto la proposta del Gruppo Manifestazioni Fusio – ben si presta a diventare palestra d’allenamento per sportivi. Di questa idea, a onor del vero, si parla già da un decennio. Purtroppo, però, le resistenze dei proprietari dell’impianto, sin qui, avevano fatto arenare il discorso. Ma la tenacia del Gruppo Manifestazioni ha permesso, ora, di rilanciare il discorso. La stessa associazione ha fatto allestire, d’intesa con l’Associazione guide Ticino, uno studio di fattibilità sottoposto all’esecutivo di Lavizzara. L’Ofima, nel frattempo, ha cambiato parere e si è detta disposta a concedere il suo accordo di principio se a promuovere il tutto sarà un ente di diritto pubblico come il Comune. Così proprio l’Amministrazione altovalmaggese ha deciso di prendersi a carico il progetto, assumendosi sia le spese di realizzazione, sia i costi di manutenzione dell’installazione (il credito di 40mila franchi sarà sottoposto al legislativo l’11 giugno). Quattro, come detto, gli itinerari di varia difficoltà lungo la ripida parete, il cui dislivello supera di poco i 100 metri. Una di esse porterà in cima al muro. Ancoraggi e terrazzini renderanno possibile apprendere tutte le manovre di corda in parete. Naturalmente, per evitare possibili infortuni, l’area di arrampicata sarà recintata. Chi vorrà cimentarsi con questa disciplina dovrà, previo pagamento di una cauzione e sottoscrizione di un particolare accordo, richiedere la chiave a uno degli esercizi pubblici del paese di Fusio. Si eviterà così che persone inesperte si cimentino in questo sport assai rischioso.

Il Municipio si dice convinto che questa proposta attirerà diversi turisti e appassionati, favorendo così un indotto economico per l’alta valle.
La Vallemaggia, come noto, offre molteplici vie naturali appositamente attrezzate per questa attività. Ora potrà contare su un’offerta aggiuntiva, ai 1’460 metri di quota del lago artificiale. Sull’esempio di quanto fatto sulla diga del Luzzone, in alta Valle di Blenio, dove negli scorsi anni è stata inaugurata una via d’arrampicata artificiale che, con i suoi 160 metri d’altezza, è la più lunga del mondo.

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