Locarnese

'Rischio di recidiva elevato, stiano in carcere': condannati

Per i fatti dell'estate 2018, i tre giovanissimi sconteranno quanto richiesto dalla pp. La Corte: 'Calcolo e efferatezza'. Graziato il 22enne: non sarà espulso

(Ti-Press)
8 maggio 2019
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Rischio di recidiva più che alto, visti anche i precedenti. Resteranno in carcere i tre giovanissimi del Locarnese a processo da lunedì per una lunga serie di reati commessi nell'estate del 2018. Ad eccezione del furto alla Madonna del Sasso (derubricato in tentato furto), capi d’accusa interamente confermati dalla Corte delle Criminali di Locarno in Lugano presieduta dal giudice Francesca Verda Chiocchetti: al 19enne, considerato il capobanda, pena detentiva di 2 anni e 6 mesi; al quasi 20enne, 2 anni e 4 mesi (tenuto conto per entrambi di una parziale lieve scemata imputabilità, come da perizie psichiatriche). Per i due è sancito il trattamento ambulatoriale da eseguirsi in carcere. Al 22enne, 2 anni e 1 mese e la rinuncia all’espulsione. «Abbiamo voluto darle una chance – annuncia Verda Chiocchetti – visto che è cresciuto in Svizzera e qui risiedono i suoi legami familiari, ma anche perché questa Corte vuole credere al suo saper vivere nella legalità, come si è proposto di fare un mese prima dell’arresto». Se così non sarà, l’espulsione è solo rimandata.

Un'estate di sballo e violenza

Aiutati in gran parte delle occasioni anche da una minorenne, i tre dovevano rispondere di ripetuta aggressione (due pestaggi a Muralto, uno nel centro di Locarno), tentato furto, violazione della Lf sugli stupefacenti, atti sessuali su fanciulli, guida senza autorizzazione e altro ancora, come da sostanzioso atto d’accusa stilato dalla pp Pamela Pedretti. Nell'arco di una sola estate, avevano preso di mira esercizi commerciali e abitazioni private, spingendosi a fare razzia di offerte finanche in chiesa. «Allarmante l'intensità del delinquere in un lasso di tempo così breve», ha commentato il giudice prima di emettere la sentenza.

Gli avvocati difensori non faranno ricorso.

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