Locarnese

Sub annegato, «era un amico». Non era un principiante

Il 56enne morto nel Lago Maggiore nel ricordo del sindaco di Tenero Marco Radaelli: «Nella società era ben voluto, siamo molto toccati da quanto successo»

Foto Rescue Media
18 aprile 2019
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«Sì, lo conoscevo: era un collega di immersioni oltre che un amico». È Marco Radaelli, sindaco di Tenero-Contra a restituirci un addolorato ricordo del 56enne sommozzatore annegato stasera poco prima delle 19 nelle acque del Lago Maggiore. «Siamo molto toccati da quanto successo: in società (la locale Salvataggio Sub Aqua, ndr) era entrato da almeno due-tre anni, quando ancora ero presidente, e non era ormai più un principiante. Faceva immersioni regolarmente. Era ben voluto da tutti, tanto che era di picchetto per il salvataggio». 

Radaelli, in qualità di sergente maggiore della Polizia intercomunale del Piano, è anche intervenuto stasera sul luogo del dramma. «È stata una fatalità, un terribile incidente – spiega –. È caduto dalla barca, i suoi colleghi si sono immediatamente buttati in acqua per salvarlo e l'hanno riportato a riva, dove hanno tentato una rianimazione. Ma purtroppo non c'è stato nulla da fare». Spetterà all'inchiesta di polizia attualmente in corso stabilire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Una tragedia lacustre, inedita per la Sub Aqua di Tenero. «Sono socio attivo della società da oltre venticinque anni – ricorda il sindaco – e non si sono mai verificati incidenti del genere, al massimo qualche bagatella. Siamo veramente addolorati».

Alla famiglia dell'uomo, un cittadino italiano domiciliato nel Bellinzonese, da parte nostra le più sincere condoglianze.

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