Locarnese

Locarno, licenziati 'perché andati oltre ogni limite'

Il Municipio non è disposto a revocare la misura a carico di due dipendenti assenti in tre anni per 603 e 915 giorni. Che ora sono al Tram

(Ti-Press)
26 febbraio 2019
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Ci sono limiti oltre i quali non è possibile andare. Lo ha spiegato ieri sera il vicesindaco di Locarno Paolo Caroni al legislativo, esprimendosi sull'interpellanza con cui il Ps Fabrizio Sirica chiedeva il reintegro di due dipendenti comunali licenziati per le troppe assenze a causa di malattia: 603 giorni in un caso e 915 nel secondo (in tre anni): «Decisamente al di là di ogni limite imposto dal Regolamento – ha rilevato Caroni –. Queste prolungate assenze per malattia hanno messo in crisi i servizi, e i colleghi del settore in cui erano impiegati». 

Caroni ha ribadito che «non ci sono i presupposti per ritornare sulla decisione di disdire il rapporto d’impiego con i due dipendenti». Decisione presa all’unanimità dall’esecutivo e avallata dal Consiglio di Stato. Contro questa decisione i due dipendenti comunali lasciati a casa si sono appellati al Tribunale amministrativo cantonale.

Si è trattato di un provvedimento drastico ma necessario, ha ancora spiegato Caroni. Le giornate di malattia accumulate dai due collaboratori hanno raggiunto un tetto non più sopportabile dall’ente pubblico.

In sala v'era una dozzina di dipendenti comunali, solidali con gli ex colleghi, apparsi decisamente contrariati dalla risposta municipale 

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