Un drone filatelico da record

Un volo postale attraverso le Alpi, con partenza dalle Centovalli e arrivo a Wolfenschiessen (Nidvaldo) in un’ora e un quarto. Distanza percorsa: 98 chilometri su passaggi spettacolari come il Basodino, i passi della Furka e del Susten e la bocchetta del Titlis. È in queste cifre l’impresa “aerofilatelica” compiuta da un drone – pilotato dal 30enne Damiano Maeder – decollato il 18 dicembre con a bordo 25 buste affrancate e timbrate e atterrato in tutta tranquillità oltralpe e con una riserva di autonomia che gli avrebbe permesso, volendo, di compiere il volo a ritroso. 

Maeder, professionista di rilevamenti aerei (e titolare della Oblivion Aerial Sa di Sant’Antonino) è appassionato aeromodellista da 18 anni. Il velivolo da lui programmato “per dimostrare il potenziale di questi gioielli della tecnologia” è un aeromodello ad ala fissa bimotore, con un’apertura alare di 1,9 metri e un peso inferiore ai 5,5 kg, ed è dotato di sistemi di tracciamento Gps e anticollisione Flarm. I sensori e l’elettronica a bordo hanno consentito un preciso monitoraggio del livello di batteria, con un accurato pilotaggio e localizzazione Gps da parte della centralina. Inoltre, per tutta la durata del volo, un team a bordo di un motoaliante ha costantemente seguito e monitorato a vista il drone, garantendo la sicurezza di eventuali altri velivoli presenti lungo la rotta. Parte delle buste postali verrà regalata alle persone che hanno reso possibile l’impresa, alle autorità politiche nazionali e cantonali, alla Posta e al Museo dei trasporti di Lucerna, al quale verrà donato il drone che ha effettuato lo storico volo.

Fra i promotori, oltre a Damiano Maeder, vengono citati Silvano Tanghetti e Luca Balassi, Giancarlo Mellini, Luca Triangeli, Andreas Schlapbach, Dionys Frei, Remo Masina, Ferruccio Vicari, Natale Sacchi e Andrea Maeder.