Locarnese

Piano di Magadino salvo, i Verdi esultano

Felici per la decisione del Tribunale federale di non permettere l'estensione della zona industriale di Locarno. 'Il Ticino ha già esagerato abbastanza'.

(Ti-Press)
10 dicembre 2018
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"Negli ultimi 25 anni il Ticino ha cementificato l'equivalente di 52mila campi da calcio!", tuonano i Verdi nel rallegrarsi per la decisione del Tribunale federale di non permettere l'estensione della zona industriale di Locarno all'interno del Piano di Magadino. Nel comunicato ufficiale, gli ecologisti "sottolineano ancora una volta l’importanza di una salvaguardia rigorosa di tutte le superfici agricole e delle zone  Sac (Superfici di Avvicendamento delle Colture) fondamentali per garantire anche solo una minima sovranità e sicurezza alimentare al nostro cantone e alla nostra nazione", denunciando come "la continua erosione di terreno agricolo mette ulteriormente il Cantone in difficoltà nel rispetto delle quote di terreno agricolo fissate a livello nazionale", a proposito delle qualigli stessi "ricordano che il Ticino si trova ben al di sotto della quota minima fissata dalla Confederazione per le superfici Sac".

I Verdi stigmatizzano inoltre "il fatto che per difendere il terreno agricolo ticinese si debba arrivare fino al Tribunale federale dopo che sia il Gran Consiglio che il comune di Locarno si sono schierati apertamente per ingrandire la zona industriale di Locarno, senza considerare che queste sono complessivamente già sovradimensionate a livello cantonale ed eludendo la decisione del Consiglio comunale che qualche anno fa ha votato favorevolmente una mozione ecologista volta a salvaguardare i terreni agricoli su suoli comunale". Accusano, inoltre, il parlamento cantonale di "poca sensibilità sul tema degli spazi verdi, del tutto evidente se si pensa che l’iniziativa cantonale che ne vuole la salvaguardia è bloccata da 5 anni senza motivi validi nei cassetti del Gran Consiglio". I Verdi ricordano infine l’iniziativa contro la cementificazione (Iniziativa per fermare la dispersione degli insediamenti – per uno sviluppo insediativo sostenibile) prevista a febbraio, "che offre degli strumenti  pianificatori importanti per frenare il saccheggio di terreno verde.

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