Locarnese

Muralto, per l'ex contabile si va in Appello

L'uomo era stato condannato in prima istanza a due anni di detenzione. Verrà riportato in aula da una Comunione ereditaria

16 ottobre 2018
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Andrà in Appello, il caso dell’ex contabile (ed ex vicesegretario comunale) di Muralto riconosciuto colpevole, in prima istanza, di appropriazione indebita aggravata e ripetuta, amministrazione infedele aggravata e falsità in documenti. Il nuovo processo è “chiamato” dalla Comunione ereditaria di un’anziana della quale l’uomo si era preso cura e dalla quale ricevette in dono due libretti al portatore per un valore complessivo di 260mila franchi: una “operazione”, questa, che il procuratore pubblico Andrea Gianini aveva considerato frutto di una truffa, ma che la Corte di Assise correzionali di Locarno (presidente il giudice Amos Pagnamenta) non aveva avuto i mezzi per confermare tale. La Comunione ereditaria è patrocinata dall’avvocato Marco Garbani.

L’ex contabile era stato condannato il 28 settembre scorso a due anni di detenzione per gli altri reati, commessi nell’ambito della sua funzione pubblica. In particolare, durante un prolungato lasso di tempo, aveva ripetutamente malversato nelle casse comunali per circa 120mila franchi (di cui però solo 55mila ammessi, e già restituiti), ma soprattutto – poiché a suo dire oberato dal lavoro, ma anche poiché disorganizzato – non aveva inoltrato richiami per tasse comunali non pagate per un totale di circa 3,1 milioni di franchi (di cui 790mila non recuperabili poiché prescritte). In relazione a questi fatti le sue importanti responsabilità erano state sottolineate dal giudice Pagnamenta, che però, come accennato, non aveva potuto “cumularvi” anche la questione della truffa. Questo perché, aveva detto, al di là di «elementi a favore della tesi accusatoria», non era stato possibile, per la Corte, sapere «al di là di ogni ragionevole dubbio» come fossero andate esattamente le cose. Il quesito passa dunque nella mani di una Corte di Appello. 

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