Locarnese

Ascona, il frutteto per tutti sta giungendo a... maturazione

Il Patriziato coltiverà alberi e arbusti con bacche su un'area di 3'500 metri quadri. Sarà accessibile dalla prossima primavera

Ti-Press
1 ottobre 2018
|

Scade oggi il termine di pubblicazione all’albo comunale per il frutteto pubblico che il patriziato di Ascona intende realizzare su un sedime di 3’500 metri quadrati, nella passeggiata che costeggia il golf a 18 buche.

All’inizio dello scorso mese di luglio l’assemblea patriziale aveva accordato, con voto unanime, un credito di 325mila franchi per la realizzazione dell’idea. L’area si situa tra la sede dell’Azienda forestale e l’albergo Giardino; utilizzata per diversi anni da privati per attività di giardinaggio e come vivaio, è stata ripulita e sistemata. «Obiettivo del progetto – spiega Rachele Allidi, presidente del Patriziato – è valorizzare il terreno con un frutteto accessibile a tutti per passeggiare, riposarsi e cogliere i frutti con maturazione continua, da giugno a dicembre».

Non mancheranno sinergie e iniziative legate allo svago, al tempo libero e all’educazione. La direzione delle scuole comunali si è già dichiarata entusiasta e pensa a una sorta di “scuola nel verde” per progetti di didattica ambientale e di scienze naturali. Nel futuro frutteto potranno pure essere organizzate attività legate alla salute, come corsi di yoga e ginnastica all’aperto; è prevista la posa di alcuni attrezzi per il fitness, resistenti alle intemperie, con l’inserimento nel percorso “cardiowalk” lungo il sentiero ‘giro golf’ e il collegamento con altri attrezzi che il Comune intende installare al Parco dei Poeti.

Pro Specie Rara

«Per far conoscere piante antiche o difficilmente reperibili nei circuiti commerciali, abbiamo deciso di coinvolgere Pro Specie Rara, fondazione svizzera senza scopo di lucro, che vuole salvaguardare le razze di animali da reddito e le piante da coltivazione minacciate di estinzione – prosegue l’intervistata –. Un contributo, quindi, alla biodiversità in generale e alla promozione di piante indigene poco conosciute».

Dal concorso d’idee è risultato vincente il progetto dell’architetto Francesca Kamber Maggini di Locarno. Il sedime è suddiviso in diverse sezioni: si va dalla “campagna del fruttibecco”, al “labirinto dei golosi”, passando per il laboratorio, il giardino di Eva, la passeggiata deliziosa, il bosco fruttuoso e altre zone. Tra le specie coltivate (con l’ausilio degli impiegati dell’Azienda forestale) ci saranno mele, pere, albicocche, bacche d’ogni genere, nocciole, noci, nespole e altre ancora. Insomma, uno spazio educativo, di svago e... mangereccio che sarà accessibile già dalla prossima primavera.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE