Locarnese

Una 'Nuova Fondazione Cardiocentro Ticino'

Lanciata l'iniziativa popolare per impedire l'accorpamento dell'istituto nell'Ente ospedaliero cantonale

Ti-press
7 settembre 2018
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Una 'Nuova Fondazione Cardiocentro Ticino' che riprenda in pratica i compiti, e i poteri di gestione dell'attuale fondazione. È questo che propone l'iniziativa popolare lanciata oggi dai un gruppo di 'amici del Cardiocentro' (una ventina i firmatari) che da domani inizierà a raccogliere le 7mila firme necessarie. Ci saranno bancarelle in tutto il Cantone. Il lancio dell'iniziativa e i suoi motivi sono stati spiegati poco fa in una conferenza stampa. È un estremo tentativo di evitare l'accorpamento del Cardiocentro all'interno dell'Ente ospedaliero, fatto peraltro già previsto fin dal momento della sua nascita, nel 1996, possibile, si ricorderà, grazie al lascito di Eduard Zwick. Sulla base di quell'accordo col Cantone, tutta la struttura dovrebbe passare nelle mani dell'Eoc nel 2020.

Tecnicamente, l'iniziativa propone l'inserimento di un nuovo articolo (4 bis) nella Legge ospedaliera cantonale. Il 22 dicembre 2020 l'attuale fondazione cesserebbe di esistere, col passaggio del suo patrimonio all'Eoc, ma la 'Nuova Fondazione' ne riprenderebbe il testimone garantendo servizi , rapporti di lavoro e contratti in essere. La 'Nuova Fondazione Cardiocentro Ticino' sarebbe composta da 7 membri: 3 proposti dall'ultimo Consiglio di fondazione del Cardiocentro, 2 proposti dal Consiglio di amministrazione dell'Eoc, uno in rappresentanza del mondo accademico "selezionato per meriti scientifici", e un membro proposto dalla commissione del personale dell'istituto. In seguito le nomine avverrebbero per cooptazione, con l'unanimità dei membri. Nell'immediato però questa formula garantirebbe una sorta di maggioranza a favore degli attuali responsabili del Cardiocentro e dei suoi dipendenti, così da garantire  quell'autonomia tanto desiderata. Alla conferenza stampa di lancio dell'iniziativa, oltre al professor Tiziano Moccetti e al professor Tiziano Cassina, presente il sindaco di Lugano Marco Borradori che porta la sua adesione (e la sua firma) ha detto, a titolo personale.

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