Locarno

Silacci: piano per assumere i cittadini in assistenza

La proposta: agevolare il reintegro lavorativo nei servizi comunali. Ma evitando 'assunzioni di massa' e con un occhio ai costi

(Ti-Press)
28 agosto 2018
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Assumere i domiciliati in assistenza all'interno dei servizi comunali: questa la proposta contenuta nella mozione che Mauro Silacci ha presentato al Consiglio comunale di Locarno. Il vicepresidente del Cc spiega: dati i due milioni di franchi in prestazioni assistenziali erogate dal Municipio (il 25% di quanto spettante agli assistiti), si dovrebbe "studiare un piano di assunzioni mirate" in modo da "applicare concretamente gli scopi del sistema svizzero di protezione sociale, favorendo un pieno reinserimento professionale, stimolando le persone ad essere maggiormente responsabili ed autonome, con tutte le relative positive implicazioni sociologiche e psicologiche, per il soggetto medesimo, come pure per tutta la nostra comunità. Bisogna considerare che è sicuramente da preferire pagare un salario ad una persona piuttosto che una mera prestazione sociale senza contropartita per il Comune e la comunità intera".

Ma il consigliere Plrt non intende con questo auspicare assunzioni di massa "che fanno lievitare l'organico comunale a dismisura, magari con persone problematiche e poco o per niente volenterose." Si tratta semmai di "riuscire a selezionare, tra i 559 assistiti della città di Locarno, le persone maggiormente meritevoli e che dimostrano una chiara e percepibile volontà di rimettersi in gioco". Criteri stringenti e meritocratici, giacché "la presente mozione chiede esclusivamente un'assunzione vera e propria e non un piano occupazionale, come ve ne sono di molte tipologie, che fondamentalmente non risolve la situazione di precarietà degli assistiti".

Infine si chiede al Municipio di "adoperarsi per valutare assieme alle preposte autorità cantonali un contributo al salario del nuovo assunto, pari al massimo alla cifra già erogata attualmente dal Cantone sotto forma di prestazione sociale, ciò per non provocare un aggravio supplementare per le casse cantonali".

 

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