Locarnese

In questa storia 'di sobrio non c'è nulla'

Alle Criminali di Lugano il 38enne che nel 2017 aggredì un cittadino ucraino in Piazza Castello e nel 2015 incendiò un rustico nelle Centovalli

Ti-Press
17 agosto 2018
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Alle Criminali di Lugano, davanti alla corte presieduta dal giudice Mauro Ermani (giudici a latere Brenno Martignoni Polti e Luca Zorzi), siede dalle 9.30 di questa mattina un 38enne del Locarnese che deve rispondere di incendio intenzionale aggravato, tentate lesioni gravi, subordinatamente lesioni semplici, omissione di soccorso, infrazione alla LF sulle armi e sulle munizioni per due distinti casi che hanno interessato le cronache: l’incendio del 24 dicembre 2015 divampato in un rustico nelle Centovalli, drammatica conseguenza di un diverbio con la compagna (nel rogo furono coinvolti anche la madre dello stesso e il figlio minorenne, fortunatamente tutti incolumi) e il ferimento in modo serio di un cittadino di nazionalità ucraina alla schiena, fatto verificatosi in zona Piazza Castello a Locarno nel novembre del 2017.

In entrambe le vicende, ma anche nei numerosi precedenti dell’uomo, è l’alcol a fare da comune denominatore di una storia nella quale “di sobrio non c’è nulla”, sentenzia il giudice Ermani. Una non sobrietà con la quale l’imputato giustifica i molti “non ricordo” che si estendono sino all’arma usata in Piazza Castello, mai ritrovata. Prosegue l’istruttoria dibattimentale. A seguire, le requisitorie del procuratore pubblico Paolo Bordoli, poi la parola alla difesa.

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