Locarnese

Il comune delle Centovalli ha ‘battezzato’ strade, piazze e vie

Ultimata la posa delle targhette su tutto il territorio. A breve arriveranno pure i numeri civili agli edifici pubblici e privati

17 agosto 2018
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Via Dimitri; via Tosetti; via ala Güra e… via dicendo. L’odonomastica (l’insieme dei nomi di strade, piazze e di tutte le aree di circolazione di un centro abitato) rappresenta un importante strumento di conoscenza e di valorizzazione delle località dal punto di vista culturale, storico e turistico. Facilita il lavoro di recapito della corrispondenza e, non da ultimo, risponde anche a esigenze legate alla sicurezza, riducendo i tempi di intervento dei soccorsi (pompieri, ambulanza, polizia) in caso di bisogno. Anche il Comune delle Centovalli si è adeguato a questa normativa introducendo (i lavori di posa delle targhette si sono conclusi nelle scorse settimane) nomi a strade, vie e piazze del suo vasto territorio (da Golino a Camedo, passando per tutte le frazioni, anche le più discoste).

«Eravamo tra gli ultimi Comuni del Cantone a non disporre di una denominazione delle strade – osserva il sindaco Ottavio Guerra –. Ora abbiamo colmato questa lacuna, importante soprattutto per la sicurezza dei nostri cittadini che risiedono nelle frazioni e nelle zone più distanti, dove non è sempre facile orientarsi per i mezzi di soccorso. La prossima tappa sarà la posa dei numeri civici alle abitazioni». Il lavoro di scelta dei nomi da assegnare alle vie è stato portato avanti dall’Amministrazione d’intesa con un’apposita commissione: «Nell’assegnazione dei nomi abbiamo di preferenza cercato quelli correlati alla storia dei villaggi e del territorio. Toponimi tradizionali giunti fino ai nostri giorni, evitando, laddove possibile, “forzature” in dialetto – prosegue il sindaco Guerra –. Nella ricerca delle soluzioni toponomastiche più adatte abbiamo pure reso omaggio a tutti quei personaggi della nostra storia locale che, in un modo o nell’altro, hanno segnato la vita della comunità. Penso ad esempio al noto artista Dimitri, che ha vissuto a Cadanza, al quale abbiamo intitolato una via, come pure a Patrizio Tosetti, docente autore di libri di didattica per le scuole, a Petronio Mazzi, tesoriere alla corte dei Medici, a Vittore Pedrotta (già sindaco di Locarno), a Ermanno Maggini, compositore e ad altri ancora».

Scelte che permettono di recuperare, indirettamente, anche quel senso di appartenenza alla comunità. L’introduzione, sul territorio comunale, dell’odonomastica ha richiesto, al Comune, una spesa di 200mila franchi. Credito licenziato nella primavera del 2016 e approvato, in seguito, dal legislativo. A richiamare l’attenzione delle autorità sul tema, in precedenza, con una mozione, era stato il consigliere comunale Stefano Jelmorini.

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