Locarnese

La polizia di Locarno viaggia anche in E-bike

Presentato il nuovo servizio di pattuglia su due ruote, affidato ai due agenti usciti dal corso specifico tenutosi a Wangen an der Aare

4 luglio 2018
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Nuovo tassello per il concetto operativo 'Community Policing' della Polizia Città di Locarno. Presentato il nuovo servizio di pattuglia in bicicletta (Bike Patrol) risultato dallo specifico corso base di formazione dell’Istituto Svizzero di Polizia tenutosi a Wangen an der Aare e al quale hanno partecipato 2 agenti della polizia cittadina. Durante il corso, gli agenti hanno appreso differenti tecniche di guida e di intervento con la bicicletta; vantaggi e limiti delle Bike Patrol; principi tattici dell’utilizzo di tale mezzo di locomozione; l’impiego efficace per la difesa personale e la protezione di terze persone; le tecniche d’intervento nel controllo e fermo.  Nel corso del 2019 altri due agenti saranno iscritti a questa specifica formazione.

 

L'obiettivo dell'impiego di queste biciclette – e-bike di ultima generazione che viaggiano fino a  45 km/h, su strade asfaltate e sterrate – è quello di aumentare la mobilità degli agenti e la loro presenza sul terreno a basso impatto ambientale, così da potenziare l’efficienza, la velocità d’intervento, il mantenimento di un buon contatto con la popolazione, al pari del pattugliamento a piedi. Il tutto con l'intento di ridurre sensibilmente il senso soggettivo di insicurezza grazie a un contatto più diretto con gli agenti.

Le applicazioni vanno dal pattugliamento di luoghi di difficile accesso con le auto (spazi verdi, parchi, zone pedonali, aree scolastiche, rive del lago e dei fiumi) fino all'attività di prevenzione dei reati in presenza di una forte concentrazione di persone (manifestazioni, centri commerciali, aree di parcheggio, ecc.). In ambito interventistico il loro impiego può prevedere la ricerca di persone scomparse, il fermo di autori di reati quali borseggi, taccheggi, consumo o spaccio di stupefacenti. Fra i loro compiti anche il controllo e l’applicazione della Legge sulla circolazione stradale e, nelle ore notturne, il controllo e la repressione dei rumori molesti o dei vandalismi.

Tra i vantaggi del servizio ci sono il territorio, completamente accessibile alla Polizia, cosa non sempre possibile con un veicolo a motore; la rapidità di spostamento e il grado di copertura di un settore, di cinque volte maggiore rispetto a quello prestato da un agente a piedi; flessibilità e discrezione; percezione allargata dell’ambiente circostante.

Tra gli svantaggi, i pericoli della strada, le condizioni meteo, l’impossibilità di trasportare persone e/o attrezzature ingombranti (in caso di fermo occorre far capo ad una pattuglia motorizzata).

Le esperienze già condotte in diverse città Svizzere, ma anche in Europa e negli Stati Uniti, hanno evidenziato come la formazione e l’impiego di pattuglie in bicicletta producano un miglioramento dell’azione quotidiana di polizia, in particolare nella prossimità. Le valutazioni e le prove d’introduzione di pattuglie in bicicletta erano state avviate dalla Polizia città di Locarno già agli inizi degli anni 2000, ora, grazie anche all’evoluzione delle “e-bike”, si tratta di implementare l’uso di questo mezzo di locomozione per il pattugliamento e l’interventistica.

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