Locarnese

‘Valora, una conferma’

Unia: ‘Chioschi che aprono e chiudono. Il malandazzo purtroppo è conosciuto’

23 giugno 2018
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Sconcerto, timore e nessuna garanzia occupazionale. È una situazione decisamente non facile, quella che stanno attraversando le 12 dipendenti dei 4 chioschi che Valora, nel Locarnese, fra Muralto, Locarno e Minusio, aveva subappaltato in gestione alla Di Sipio Sagl. Giovedì sera, come riferito ieri su queste pagine, le dipendenti sono state avvisate “brevi manu” che a fine agosto sarebbe cessato il rapporto di lavoro. Immediatamente è stato avvertito il sindacato Unia, che ieri nel primo pomeriggio ha avuto modo di incontrare le dipendenti. «Le impiegate non si capacitano di questo trattamento – dicono dal sindacato –. Purtroppo, non è una novità per la “galassia Valora”, dove aperture e chiusure dei chioschi, cambi gestionali e viavai di figure “dirigenziali” concorrono a generare confusione e instabilità. È la faccia nascosta della modalità del “franchising”».

Nel caso specifico sarebbe già assodato che 3 dei 4 chioschi verranno assunti in gestione da un’ex impiegata della Di Sipio Sagl, con cui le dipendenti hanno già avuto a che fare in passato, a quanto pare senza ottenere troppa soddisfazione, almeno dal punto di vista dell’ambiente di lavoro.

«Ciò che fa specie – prosegue la fonte di Unia – è che dalla sera alla mattina si mettano delle persone nelle condizioni di non sapere cosa sarà di loro da qui a due mesi. Si conferma, in questo settore, un malandazzo già ampiamente sperimentato».
I chioschi attorno a cui ruotano i licenziamenti sono i due di zona stazione a Muralto (in zona fermata del bus Ffs il primo, e il più ampio e fornito “Press & Book”, situato in Piazza Stazione, a poche decine di metri in direzione di Locarno), quello sotto i portici di Piazza Grande a Locarno e l’ultimo a Minusio. Tre sarebbero dunque destinati ad essere presi in gestione da una società facente capo ad una ex impiegata della Di Sipio Sagl, mentre per il “Press & Book” la prospettiva è finire sotto il cappello gestionale di un altro chiosco situato ad Ascona.

«Obiettivo del nostro sindacato e affrontare questa situazione con la massima attenzione – afferma Giangiorgio Gargantini, responsabile del settore terziari per Unia –. L’appoggio alle dipendenti è totale e in più vorremmo capire quali sono le intenzioni di chi ha detto di voler subentrare nella gestione dei chioschi. Chiederemo massima chiarezza e senso di responsabilità, avviando nel contempo tutti i provvedimenti del caso. Lo scopo è garantire l’occupazione per tutte le impiegate ora così drasticamente toccate».

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