Locarnese

'No' per i migranti a Losone, le reazioni

I sindaci di Novazzano e Balerna commentano il 'piano b' nello stabile Ffs a Pasture

Sfumata la “priorità 1” (Ti-Press)
10 giugno 2018
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Contrari 1498; favorevoli 1218 (34 schede bianche, 31 nulle). Uno scarto di 280 voti che azzera le speranze di un ritorno dei migranti a Losone. La proposta di affittare l’ex caserma, di proprietà del Comune, alla Confederazione, quale centro provvisorio per richiedenti l’asilo è stata affossata dalla popolazione nella votazione consultiva voluta dal Municipio, con il consenso della maggioranza dei gruppi politici. Deluso il sindaco Corrado Bianda: «Era un’opportunità sostenibile. Ora il Municipio dovrà esaminare il risultato e fare le sue valutazioni. Le opzioni sono due; fermarci qua oppure portare lo stesso la proposta in Consiglio comunale». Bianda si dichiara comunque soddisfatto per la riuscita dell’esercizio democratico: «Con questa votazione volevamo conoscere il parere dei cittadini. Si è espresso il 64 per cento dei votanti ed è una buona cosa». In conclusione: «La Segreteria di Stato della migrazione (Sem) ha sempre asserito di avere un’alternativa a Losone, nel Sottoceneri, lo stabile Ffs a Pasture».
Contenti gli esponenti del comitato losonese contrario al ritorno dei migranti. Orlando Guidetti (Lega): “La popolazione ha creduto alla sincerità delle nostre argomentazioni. Quelle che hanno fatto maggiormente breccia sono state il deterioramento della qualità di vita e i rischi per la sicurezza». Giorgio Ghiringhelli del Guastafeste parla di batosta per il Municipio e applaude il ‘no’ popolare: “i falsi rifugiati africani e asiatici non sono i benvenuti a Losone”, scrive in un suo comunicato stampa.
Chiuso questo capitolo, per il Comune di Losone, si tratta di portare avanti la nuova pianificazione del comparto ex caserma, con progetti tra svago, culture, sport e aree verdi.

Ora Balerna-Novazzano

Nei piani della Sem era la ‘priorità 2’: in realtà Pasture, il sito destinato a fare posto al futuro Centro federale d’asilo – dal 2022-2023 – lì fra Balerna e Novazzano, ora sembra chiamato a dover supplire anche alla fase transitoria. Dopo il responso popolare di Losone, dal 2019 l’edificio delle Ffs – che sarà poi riconvertito in struttura amministrativa – sarà adattato per ospitare 220 persone, mentre l’attuale Centro di registrazione e procedura di Chiasso resterà operativo con i suoi 134 posti letto.

A questo punto la Sem sarà costretta ad affrettarsi e a depositare la domanda di costruzione per il cambiamento di destinazione. Domanda che, nelle intenzioni, avrebbe già dovuto essere pubblicata. In realtà nel Basso Mendrisiotto si pensava di avere più tempo.
«Il risultato di Losone? Una sorpresa – ammette il sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi –. Non pensavo che dalle urne uscisse un risultato così negativo. Anzi, ero possibilista. Vedremo cosa succederà quando, e se, il Municipio di Losone porterà il dossier in Consiglio comunale». E adesso? «La Sem ha un piano B, come illustrato nel volantino distribuito fra la popolazione locale. Visto lo scenario si anticiperanno i tempi. Verremo informati dai rappresentanti federali in un prossimo incontro, già in agenda».
Una cosa è certa, a Balerna si attendono che l’impatto sul territorio della ‘priorità 2’ venga «affrontato molto seriamente». Su questo il sindaco Luca Pagani è chiaro: «Di soluzioni raffazzonate e improvvisate non ne vogliamo», ci dice con fermezza. Insomma, fa capire, «la Sem poteva gestire la cosa diversamente. E non presentare un piano B, peraltro trovato all’ultimo momento e senza averlo consolidato, prima che ci si pronunciasse sul piano A, già collaudato. E ora i tempi sono strettissimi».

 

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