Locarnese

Parco nazionale del Locarnese e migranti a Losone, due 'no'

Ecco tutti i risultati di entrambe le votazioni

10 giugno 2018
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Con il “no” del Comune di Onsernone (278 contrari contro 253 favorevoli) , il candidato Parco Nazionale del Locarnese è definitivamente affossato. Lo spoglio è ora concluso. Due soli Comuni  hanno accettato l'idea di una nuova riserva ambientale. Si tratta di Ascona e Bosco Gurin. Nei rimanenti 6 (Brissago, Ronco s/Ascona, Terre di Pedemonte, Centovalli e, come detto, Onsernone) la bocciatura è stata netta.

Brissago e Pedemonte bocciano il progetto

È invece un 'no' chiaro e netto quello uscito dalla urne di Brissago: dei 919 votanti (69,7 per cento), 403 (43,85 per cento) hanno votato sì, mentre 499 (54.30 per cento) hanno bocciato la proposta. Sei le schede bianche e 11 quelle nulle.

Anche in Pedemonte il Parco non ha superato lo scoglio del voto popolare: 748 no (51.27%), 692 sì (47.43%), 15 schede bianche e 4 nulle. La percentuale dei votanti: 76,2 per un totale di 1459 schede.

Un 'no' quello di Brissago e di Pedemonte che mette a serio rischio l'intero progetto. Le considerazioni conclusive sul voto, tuttavia, giungeranno dai vertici del Consiglio del Parco solo dopo metà pomeriggio, attorno alle 16, a bocce ferme, quando tutti i risultati saranno noti.

Ronco, per un solo voto di scarto 

Un solo voto di scarto (139 a 140). Ma sufficiente a far pendere anche questa bilancia a favore del no. A Ronco, partecipazione al voto del 64,9%. Due sole le schede bianche, nessuna nulla. 

Losone si chiama fuori 

Il Comune sulla destra della Maggia, con 1477 contrari e soli 1259 favorevoli (26 astenuti, percentuale votanti 63,8) ha deciso di non aderire al progetto.

Harakiri centovallino

“Harakiri” anche nelle Centovalli, dove 396 cittadini (54,4%) hanno bocciato l'idea di un nuovo Parco Nazionale; solo 320 i favorevoli (44%) in una valle che cercava, in questo “polmone verde”, possibili aiuti necessari a finanziare diversi progetti. Il contraccolpo, per le autorità, sarà davvero pesante.

La delusione dei Verdi

I Verdi del Locarnese sono molto delusi del risultato della votazione sul parco nazionale. In un comunicato stampa affermano che “ Se da un lato i toni del dibattito, soprattutto da parte dei contrari, potevano far presagire questo risultato, dall’altro I Verdi del Locarnese erano comunque speranzosi che comunque la popolazione avesse colto le grandi opportunità che si sarebbero potute aprire con il parco nazionale. Le limitazioni nelle zone centrali sono state ritenute eccessive dalla maggioranza della popolazione, la libertà individuale viene quindi ancora una volta anteposta alla creazione di un bene collettivo che avrebbe potuto garantire un futuro sostenibile a queste zone periferiche. La maggioranza della popolazione non ha voluto nemmeno  provare il parco, anche se vi era la possibilità di valutare l’abbandono del progetto dopo 10 anni. I Verdi del Locarnese incitano adesso i contrari al parco ad assumersi la responsabilità che la popolazione ha confidato loro, al fine di sviluppare altre idee o proposte per rilanciare le zone del parco bocciato in modo sostenibile, non da ultimo concretizzare la proposta di parco regionale. Infine I Verdi del Locarnese sottolineano che una migliore e coerente politica ambientale anche al di fuori delle zone del parco, specie nelle zone urbane del Locarnese, avrebbe aiutato maggiormente la popolazione delle valli ad accettare il Parco. Molti cittadini infatti non hanno capito perché le zone del parco avrebbero dovuto accettare limitazioni,  mentre le zone urbane avrebbero potuto continuare a perseguire uno sviluppo che di sostenibile ha ben poco”. 

'No' chiaro a Losone per il ritorno dei migranti

I migranti non torneranno a Losone. Con 1492 voti contrari, 1218 favorevoli e 34 astenuti la popolazione ha bocciato la proposta del Municipio di affittare alla Confederazione Svizzera l'ex caserma, da utilizzare quale centro provvisorio per richiedenti l'asilo. Una locazione che sarebbe stata temporanea, dalla primavera del 2019 al 2022, in attesa che venissero completati i lavori di realizzazione del centro federale per di registrazione a Balerna-Novazzano. Il prezzo concordato era di 600mila franchi annui più spese e l'occupazione massima di 220 persone.

Il numero votanti sono stati il 63,8 per cento degli aventi diritto, pari a 2775 schede.

 
 
 
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