Locarnese

Il Consiglio del Parco nazionale: 'È vero e possibile'

A pochi giorni dall'apertura delle urne, presa di posizione a favore del progetto

7 giugno 2018
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“Questo Parco è vero ed è anche possibile. Lo hanno confermato Cantone e Confederazione settimana scorsa sui media, lo ribadiamo noi”. A pochi giorni dall'apertura delle urne negli otto Comuni coinvolti (il voto per corrispondenza è già in corso da alcune settimane) il Consiglio del Parco propone una presa di posizione. “Il Parco è un’occasione che il 10 giugno va colta con spirito propositivo senza lasciare che le false insinuazioni abilmente diffuse dai coordinatori dei contrari offuschino il nostro giudizio. Quello presentato nella Carta è il Parco che verrà realizzato nei prossimi 10 anni. Se non saliamo su questo treno, non sapremo mai dove ci porta. Diamoci la possibilità di scoprirlo. Proviamoci!”.

In queste ultime settimane, si legge ancora nel testo del Consiglio, “sono state messe in circolazione numerose informazioni menzognere sul Candidato Parco nazionale del Locarnese. Le insinuazioni abilmente gestite da chi coordina i contrari sono tali da mettere in dubbio non solo l’onestà del nostro lavoro e delle autorità comunali e patriziali ma anche lo stesso Stato di diritto”. Ecco qui di seguito il contenuto completo della presa di posizione.

Questo Parco è vero

“La Carta in votazione non è nata dall’oggi al domani ma ha richiesto anni di lavoro e lunghe consultazioni con il coinvolgimento degli attori e delle associazioni del territorio, delle autorità comunali, patriziali, cantonali e federali. Il risultato è un Parco molto concreto che calza perfettamente sui bisogni del nostro territorio e che sintetizza in un solo strumento di gestione territoriale Io sviluppo regionale e la protezione della natura. Il Parco proposto ha ricevuto luce verde da Confederazione e Cantone i quali settimana scorsa hanno confermato la loro posizione tramite stampa. Dire che saranno cambiate le carte in tavola a danno degli abitanti è dichiarare il falso. Com’è falso sostenere che non ci sono i km quadrati richiesti dalla legge per istituire un parco di importanza nazionale e che per questo, a votazione avvenuta, saranno allargate le zone centrali sul nostro territorio. La zona centrale oltre confine è prevista dalla legge – secondo la quale è consentito avere addirittura fino a metà della superficie totale, vedi dossier web dell’UFAM pubblicato il 15 maggio 2018 – e l’accordo con l’Italia in merito alla Valle dei Bagni esiste, è stato firmato e, come concordato, entrerà in vigore solo se il nostro Parco vedrà ufficialmente la luce. È falso affermare che nella zona periferica ci saranno nuove regole, il Parco intende promuovere la qualità di vita non certo proibire grigliate in giardino e Jacky-boy. È falso dire che il Parco è imposto da Berna dal momento che, per legge, devono essere i Comuni a candidarsi e poi la popolazione a esprimersi in merito. Non stiamo forse già votando? Tutto è chiaro e scritto nero su bianco e può essere consultato sul sito del Parco: www.parconazionale.ch /it/documenti dal quale si può anche accede alla posizione della Confederazione e del Cantone altrimenti disponibili su: www.admin.ch e www.ti.ch”.

Questo Parco è possibile

“Siamo convinti che il dialogo franco e aperto di questi anni fra Comuni, Patriziati, associazioni e cittadini ha permesso di proporre un Parco che rappresenta il miglior compromesso possibile fra tutti gli interessi in gioco. Con un voto positivo, il Parco Nazionale del Locarnese potrà diventare il motore per lo sviluppo della nostra regione nei i prossimi 10 anni. Questa è infatti la durata del contratto previsto dalla legge. Un lasso di tempo utile, e necessario, per dimostrare concretamente cosa si può fare con questo moderno strumento di valorizzazione territoriale di cui un assaggio lo abbiamo già avuto grazie agli oltre 150 progetti realizzati su iniziativa di abitanti, enti e associazioni locali. Dopo dieci anni il contratto potrà essere rinnovato tramite voto popolare e così via di 10 anni in 10 anni. Alla popolazione decidere democraticamente se il Locarnese sarà la regione che ospiterà il secondo Parco Nazionale della Svizzera, un Parco nuovo, diverso, nato grazie all’iniziativa e alla passione dei suoi cittadini, dei suoi Patriziati, dei suoi Municipi e dei suoi Sindaci. Se non saliamo su questo treno, non sapremo mai dove ci porta. Diamoci la possibilità di scoprirlo. Proviamoci!”

 

Per il Consiglio del Parco il testo è firmato da:

Tiziana Zaninelli                  Presidente del Consiglio del Parco e dell’Ente Regionale di Sviluppo (ERS)

Davide Sartori                      Municipale di Bosco Gurin

Egidio Bronz                        Presidente del Patriziato di Bosco Gurin

Marco Garbani Nerini        già Sindaco di Gresso e Municipale di Onsernone

Athos Rima                            già Sindaco di Isorno e delegato del Comune di Onsernone

Cristiano Terribilini             già Sindaco di Vergeletto e Sindaco di Onsernone

Roberto Carazzetti            già Sindaco di Isorno e delegato del Patriziato Generale d’Onsernone

Achille Gamboni                 delegato del Patriziato Generale d’Onsernone

Vasco Gamboni                  delegato del Patriziato di Comologno

Vittorio Kellenberger       Consigliere comunale e delegato del Comune delle Centovalli

Luca Maggetti                      Municipale delle Centovalli

Giorgio Pellanda                 Granconsigliere già Sindaco e delegato del Comune delle Centovalli

Sergio Guerra                      già Presidente e delegato del Patriziato di Palagnedra e Rasa

Joe Maggetti                        Presidente del Patriziato di Borgnone

Ewan Freddi                         Presidente del Patriziato di Intragna con Golino e Verdasio

Bruno Caverzasio              già Sindaco di Verscio e delegato del Comune Terre di Pedemonte

Fabrizio Garbani Nerini    già Sindaco di Cavigliano e Sindaco di Terre di Pedemonte

Dario Trapletti                       Municipale di Terre di Pedemonte

Antonio Monaco                già Presidente del Patriziato di Terre di Pedemonte e Auressio

Daniele Zanda                     delegato del Patriziato di Terre di Pedemonte e Auressio

Adriano Gilà                           Presidente del Patriziato di Tegna

Corrado Bianda                   Sindaco di Losone

Ivan Catarin                            Vicesindaco di Losone

Maria Luisa Porrini             delegata del Patriziato di Losone

Ueli Zimmermann               Municipale di Ascona

Rachele Allidi                       Presidente del Patriziato di Ascona

Chiara de Bianchi               delegata del Patriziato di Ascona

Paolo Senn                           Sindaco di Ronco s. Ascona

Flavio Materni                       già Presidente e delegato del Patriziato di Ronco s. Ascona

Mauro Fiscalini                     delegato del Comune di Brissago

Silvano Baccalà                   Presidente del Patriziato di Brissago

Mattia Dellagana                 Curatore del Museo Onsernonese e del Museo Centovalli e Pedemonte, delegato ERS

Silvano Giannini                  delegato ERS

Lino Elio Mordasini           delegato ERS

Michele Rotanzi                  delegato ERS

Beppe Savary-Borioli      delegato ERS

Ivo Wuthier                            delegato ERS

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