Locarnese

Frana di Gordola, calma e gesso

Il geologo Franco Della Torre aggiorna la situazione e anticipa le 'mosse' dei prossimi giorni

(Ti-Press)
21 maggio 2018
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Altri 2'500 metri cubi di materiale sono franati domenica all'alba nell'alveo del riale Carcale, in territorio di Gordola, dove da qualche settimana un fronte instabile sta tenendo all'erta l'autorità comunale con il suo team di specialisti.

A Franco Della Torre, geologo dello Studio Ammann di Losone, incaricato dal Comune di osservare l'evolversi della situazione e di gestirla, la "Regione" ha chiesto un aggiornamento della situazione. «Domenica mattina c'è dunque stato questo ulteriore crollo di materiale che era da tutti atteso. Parliamo di circa 2'500 metri cubi di materiale che ora sono lì depositati ai piedi della scarpata, nell'alveo del riale. Ora per circa 24 ore lasceremo che la situazione si stabilizzi». Intanto, prosegue Della Torre, «i punti di misurazione che ci sono attorno alla zona del dissesto – sul lato destro, a monte sulla baracca pericolante e sul lato sinistro - sono assolutamente fermi. Dunque la zona del dissesto sembra circoscritta e pare non vi sia più alcun movimento del versante». Comunque, nei prossimi giorni bisognerà reinstallare dei punti di misurazione sulla placconata rocciosa rimasta libera dalla frana e ripristinare la rete di misurazione geodetica in continuo (quella con il teodolite automatico), in modo da poter riaprire la strada sottostante (via Cecchino) e parzialmente anche quella soprastante (il tornante di via Montecucco).

Il geologo rileva infine che «vanno sottolineati due aspetti: il primo riguarda la gestione dell'evento nel suo insieme, che è stata molto attenta da parte del Comune e della squadra istituita per l'occasione; il secondo è che nessuna persona si è mai trovata realmente in pericolo».

Lorenzo Manfredi, capodicastero incaricato a Gordola, in una nota ha in ogni caso ricordato che «con l'ultimo crollo il pericolo non è terminato, quindi popolazione e curiosi sono sempre invitati a rispettare la segnaletica ed i divieti di accesso»

 

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