Locarnese

Richiedenti l'asilo a Losone, un 'sì' che vale 20

Presa di posizione della maggioranza dei consiglieri comunali a favore del ritorno dei migranti all'ex caserma

19 maggio 2018
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Prosegue, in attesa del voto del 10 giugno prossimo, il dibattito sul ritorno dei richiedenti l’asilo all’ex caserma di Losone. La chiamata alle urne su questo tema è stata voluta dal Municipio, con il consenso della maggioranza dei gruppi politici locali, per conoscere il parere dei cittadini. Ma la decisione spetterà, in ultima analisi, al Consiglio comunale, che dovrà esprimersi sul contratto d’affitto degli stabili principali dell’ex piazza d’armi – ora di proprietà del Comune – alla Segreteria di Stato per la migrazione (Sem). Il periodo previsto va dalla primavera del 2019 a quella del 2022, quando sarà pronto il Centro federale d’asilo in zona Pasture, tra Balerna e Novazzano.
Nei giorni scorsi, 20 consiglieri comunali, su un totale di 35, hanno sottoscritto una presa di posizione interpartitica, raccomandando alla popolazione di votare ‘sì’.
I motivi? “La riapertura temporanea di un Centro per richiedenti l’asilo nella nostra ex caserma si iscriverebbe nel disegno ideale che la Confederazione ha preparato per la ridistribuzione dei richiedenti l’asilo sull’intero territorio nazionale, seguendo i princìpi di una attribuzione proporzionale al numero di abitanti delle varie regioni del Paese”. Per questa ragione, stando ai 20, “una riapertura provvisoria rappresenterebbe un gesto di solidarietà verso i nostri connazionali, in attesa che i lavori di costruzione della struttura alle Pasture vengano portati a termine”.


Per i firmatari è importante “offrire accoglienza a persone provenienti da Paesi in guerra o che vivono in condizioni economiche disastrose, reduci da innumerevoli peripezie riscontrate nei lunghissimi viaggi; un’accoglienza che si iscrive nella tradizione umanitaria della Svizzera”.

Incontro, scambio e conoscenza

Le opportunità d’incontro, di scambio e conoscenza fra la popolazione locale e persone di altre culture sono pure considerati aspetti positivi.
Ci sono poi questioni più pratiche: “Per l’affitto della caserma, la Confederazione verserebbe annualmente al Comune 600mila franchi più spese (90mila franchi circa), risorse che si potranno investire in un progetto lungimirante da realizzare in futuro sul medesimo sedime, poiché anche a causa di una mancanza di risorse finanziare ad oggi non è ancora emersa nessuna idea realizzabile”. Senza dimenticare che “la riapertura temporanea del Centro per richiedenti l’asilo permetterebbe di generare una trentina di posti di lavoro e un importante indotto diretto e indiretto”. Altri aspetti che vengono sottolineati: durante il precedente periodo di apertura del Centro per richiedenti l’asilo a Losone, fra il 2014 e il 2017, sono state effettuate 20’500 giornate di lavori di pubblica utilità in collaborazione con enti pubblici e associazioni, in particolare nell’ambito della pulizia e della cura del territorio; dal profilo della sicurezza, i richiedenti l’asilo non hanno creato problemi rilevanti sul territorio (sono state adottate misure di sicurezza specifiche). Infine, stando alle clausole del contratto con la Sem, il Comune si riserva il diritto di disdire il contratto nel caso in cui si verificassero importanti disturbi nei confronti della popolazione locale.

Quindi, sulla base dell’esperienza vissuta nel periodo 2014-2017 e delle ragioni elencate, i venti consiglieri comunali invitano la popolazione a sostenere la proposta in votazione.

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