Locarnese

Riapertura centro asilanti a Losone, il 'no' del Ghiro

Le motivazioni sono da ricondurre alla 'politica folle e suicida' d'accoglienza messa in atto in Svizzera e altrove e per timori legati alla sicurezza

(Ti-Press)
1 maggio 2018
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Il prossimo 10 giugno i losonesi saranno chiamati alle urne per esprimere in votazione consultiva il loro parere ( non vincolante ma probabilmente decisivo) sulla richiesta di riaprire all’ex-caserma il centro per richiedenti l’asilo che, per almeno 3 anni ( a partire dalla primavera 2019), dovrebbe ospitare fino a un massimo giornaliero di 220 migranti, in cambio di un affitto annuale di 600'000 franchi che la Confederazione verserà al Comune. Il movimento del Guastafeste invita i losonesi a votare 'no' per almeno due motivi. Il primo – si legge in una nota stampa – è per cogliere l’occasione per contestare la politica folle e suicida in materia di asilo messa in atto a livello europeo e svizzero , con un’invasione incontrollata di richiedenti l’asilo ( negli ultimi tre anni 3,3 milioni in Europa e 85'000 in Svizzera ! ) che se non sarà bloccata avrà l’effetto di una bomba a orologeria sui costi dell’aiuto sociale. Secondo, per evitare rischi inutili alla popolazione sul fronte della sicurezza , considerato che da alcuni mesi gli allarmi per il pericolo di infiltrazioni di terroristi e di delinquenti fra i migranti sono aumentati. Non vale la pena far  correre rischi ai losonesi in cambio di 600'000 franchi, tanto più  che vi sarebbe già un’alternativa per ospitare i richiedenti l’asilo in un nuovo centro a Novazzano-Balerna che potrebbe essere in gran parte agibile dalla primavera del 2019  ( a tutto vantaggio di un risparmio di tempo e di denaro per le trasferte dei migranti,  data la vicinanza con la frontiera di Chiasso) .

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