Locarnese

Da Cluj con la Romania nel cuore

L'esperienza di mediamatici ed elettronici della Spai di Locarno grazie al gemellaggio con la scuola Ana Aslan

21 aprile 2018
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Uno strumento utile anche dal profilo professionale, oltre che da quello umano «per andare oltre i pregiudizi». Ma anche «un termometro della grande disciplina e del patriottismo che ci sono in Romania», nonché un «raro esempio di ospitalità». Per dar vita a quella che è stata definita «la più bella cosa dell’anno scolastico». C’è grande entusiasmo, nelle voci dei ragazzi del terzo anno di elettronici e mediamatici della Spai di Locarno reduci dal viaggio a Cluj nell’ambito del gemellaggio ad ampio respiro promosso nell’ambito del progetto “La scuola al centro del villaggio”, ideato dal docente di italiano e di cultura generale Lorenzo Scascighini, che li ha accompagnati. Entusiasmo, dunque, per un’esperienza che ha già portato in Romania, nel maggio scorso, una classe di informatici, e che si è arricchita con questo contatto diretto con la scuola professionale Ana Aslan. Il programma prevedeva momenti di convivialità e di svago (visita al museo antropologico, alle saline di Turda, alla città di Sibiu) ma anche impegno scolastico e professionale, grazie alla possibilità di lavori in comune con apprendisti locali. Preventivamente, il viaggio era stato preparato con la visione del film “bacalaureat” e con un incontro con due badanti rumene che hanno vissuto (e raccontato) l’epoca di Ceausescu. «Legare concetti come dittatura, comunismo e capitalismo ad un’esperienza emotivamente molto forte, è servito anche a rendere quegli stessi concetti più “vivi” e comprensibili», nota Scascighini. Prossima tappa dell’avventura: la visita di una classe della Ana Aslan nel prossimo autunno.

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