Locarnese

'Tutto sotto gli occhi del bimbo': chiesti 3 anni per il marito violento

Per la pp Tuoni l’imputato agì con ‘lucidità e determinazione per soddisfacimento sessuale’. Per la difesa, la vittima è una 'manipolatrice seriale'.

((foto Ti-Press))
18 aprile 2018
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Chiesta la conferma di tutti i capi d’imputazione, a partire da quello più pesante, violenza carnale. Dure le parole della pp Valentina Tuoni, che ha chiesto per l’uomo una pena di 3 anni. Il marito a processo oggi alle Criminali di Lugano per fatti avvenuti nel Locarnese ai danni della moglie, risalenti al 2014, avrebbe agito con “lucidità e determinazione per il proprio soddisfacimento sessuale”. Ancor più grave la presenza del figlio negli attimi della presunta violenza. Il piccolo, all’epoca dei fatti, aveva soltanto 4 anni.

L'avvocato Fiorenzo Cotti, difensore d'ufficio del 45enne, sottolineando la mancanza degli estremi oggettivi della violenza carnale, porta davanti alla corte la possibile natura menzognera della presunta vittima, citando un raggiro avvenuto ai danni di una vicina di casa con lo scopo di sottrarle denaro. Sulla credibilità della donna, sempre per l'avvocato Cotti, penderebbe come un macigno la relazione della stessa con un altro uomo al tempo dei fatti.

Il legale ha chiesto una pena non superiore ai 18 mesi per eventuale coazione e non per violenza carnale. 

La decisione della Corte, presieduta dal giudice Marco Villa, è attesa per domani alle 11.

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