Frana

Vigezzo, l'Anas: 'Colpevole ritardo, ora basta. Cantieri nel 2020'

Vertice oggi a Verbania sulla frana che domenica è costata la vita a due ticinesi. Ecco cosa si intende fare per mettere in sicurezza la strada

5 aprile 2018
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Le persone che transitano su strade regolarmente aperte non possono a loro insaputa continuare a giocare con la ruota della vita. Se passano di lì, è perché c'è chi ha ritenuto che non vi fossero pericoli. Lo hanno sostenuto in molti oggi pomeriggio a Villa Taranto a Verbnia, sede della Prefettura di Verbano-Cusio-Ossola, nel corso dell'affollato incontro promosso dal prefetto Igino Olita per fare il punto della situazione della provinciale 337 Vigezzina, dopo la frana caduta a Meis nel territorio di Re, che domenica scorsa ha ucciso una coppia di ticinesi.

Una tragedia giudicata da tutti inaccetabile, anche perché quanto accaduto il giorno di Pasqua ha sdoganato una bruttissima storia di ordinaria burocrazia. Esisteva già un progetto per la messa in sicurezza della parete rocciosa lunga 5 chilometri sita in territorio di Re, ultimo comune vigezzino prima del confine con il Canton Ticino. «Dal 2014 al 2017 c'è stato un colpevole buco – ha dichiarato Dino Vurro, capo compartimentale Anas Italia occidentale –. Ora non possiamo più permetterci altri ritardi. Lo dobbiamo soprattutto alle vittime della frana di Pasqua. Abbiamo già ripreso in mano il progetto di cui si è parlato l'ultima volta nel 2016. È stata stilata una road map che prevede il progetto esecutivo, la gara europea d'appalto (possono partecipare anche imprese svizzere, ndr.), l'assegnazione dei lavori e infine il progetto definitivo. Tutto dovrà avvenire entro la fine del 2019. Se le autorizzazioni ministeriali arriveranno in tempo, i cantieri apriranno nel 2020».

La ‘Regione’, questo progetto, l’ha recuperato: la strada sarà allargata sino a 8 metri e mezzo di carreggiata con tratti a sbalzo. Sono previsti 2 viadotti e 2 gallerie, interventi sia sul versante roccioso a monte della Vigezzina che sulla parte che si affaccia sulla linea ferroviaria e sul torrente Melezzo. La durata dei lavori è indicata in 3 anni.

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