Locarnese

Per il Meriggio di Losone vince il progetto 'Birdie'

Il concorso di idee lanciato dal locale Patriziato premia gli architetti locarnesi Cotti e Bonny

La proposta dei due architetti
15 marzo 2018
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Il Meriggio di Losone, l’area con prati e rive sabbiose alla confluenza tra Melezza e Maggia, merita il meglio. A pensarla così è il locale Patriziato, proprietario dei sedimi. Per la zona, che in estate è punto d’incontro e di svago per migliaia di persone, è stato lanciato un concorso di idee e nei giorni scorsi la giuria, guidata dal presidente del Patriziato Carlo Ambrosini, ha fatto la sua scelta. Ha vinto il progetto “Birdie” degli architetti Nicola Cotti e Laurent Bonny di Locarno. Sono loro stessi a presentarcelo. In sostanza, in una striscia di terreno lunga circa 65 metri, situata al confine tra il golf pubblico e i prati del Meriggio (l’unica adatta dal punto di vista pianificatorio), verrà creata una piattaforma, con gradini e rampe. Sulla stessa troveranno posto cinque strutture, allineate, ognuna costituita da due container marittimi e con un utilizzo specifico: deposito, bar, spogliatoio con armadietti, palco e servizi. Tra di esse spazi da arredare per svago o come terrazza esterna del bar. A far brillare questo progetto ci penserà una sorta di piccola foresta, costituita da pali verticali e vele triangolari capaci di riparare dai raggi solari le strutture (di 30 metri quadrati ognuna) e gli spazi aperti della piattaforma. Diversi i vantaggi, stando ai due architetti: la modularità dei container, che sono di metallo e quindi di semplice manutenzione e anti-vandalismi; la semplicità costruttiva, la reversibilità, il ridotto impatto ecologico, la leggerezza, l’immagine moderna e costi nel budget imposto dal concorso.


Ora la fase d’approfondimento


Sulle prospettive in vista della realizzazione dello stabile abbiamo interpellato il presidente del Patriziato: «Da una parte sono sorpreso che la notizia sia trapelata, dall’altra posso sicuramente affermare che la giuria ha espresso dei giudizi legati sostanzialmente ad aspetti architettonici – spiega Ambrosini –. Si trattava infatti di un concorso di idee: vi sono stati cinque partecipanti e tutti con lavori di ottima qualità. Non è stato facile arrivare alla scelta finale, escludendo opere che comunque sono da considerare davvero meritevoli. In vista della realizzazione, dovremo procedere a una fase di approfondimento che tenga in debito conto gli aspetti di fattibilità finanziaria». Difficile, per ora, ipotizzare i tempi di costruzione e i costi definitivi dell’opera, che si avvicineranno ai 400mila franchi.

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