Locarnese

Lago Maggiore, sale la febbre delle passerelle

Mentre Ascona è in attesa di conferme, rispunta il progetto sul Lago D'Orta. Senza dimenticare Verbania...

Nel 2016 sul Lago d'Iseo è stato un grande successo
12 marzo 2018
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Mentre si attendono le conferme per la posa di una passerella sull’acqua tra Ascona e le Isole di Brissago, la febbre per questo tipo di strutture sale anche in altre località appena oltre il confine svizzero. Sul Lago d’Orta l’Unione turistica dell’omonimo specchio d’acqua, che raggruppa una sessantina di aziende ricettive e ristorazione del Cusio, nei giorni scorsi, è tornata alla carica con un nuovo progetto. Quello precedente era stato bocciato dal sindaco di Orta Giorgio Angeleri: da qui la disponibilità di Verbania a realizzarla a Pallanza tra il municipio e l’isolino di San Giovanni. “L’idea è nostra, per cui l’iniziativa deve rimanere nel Cusio” ribadiscono i responsabili dell’Unione turistica del Lago d’Orta. Non è dato sapere la reazione di Silvia Marchionini, sindaco di Verbania. Insomma, se intende andare avanti con il progetto per ora solo abbozzato e quindi con la prospettiva di avere due passerelle, su altrettanti laghi (senza dimenticare quella del Locarnese), o lasciare via libera a Orta, che vede sulla possibilità di camminare sulle acque l’occasione di allungare la stagione turistica e nello stesso tempo di valorizzare il territorio nel suo aspetto migliore, quello ambientale.

Inizialmente il progetto prevedeva settecento metri di passerella larga 4,5 metri con una grande piattaforma galleggiante e due più piccole destinate ad ospitare manifestazioni culturali ed enogastronomiche. Una passerella da Pettenasco, in località “La fionda” sino a Punta Movero a Orta. A seguito della defezione di Orta il progetto è stato modificato, come ha fatto sapere Oreste Primatesta, presidente dell’Unione turistica: “La partenza è sempre da Pettenasco, mentre l’arrivo sarebbe in lago aperto, dove si potranno prendere battelli elettrici per le gite”. I promotori in settimana incontreranno i sindaci di Omegna e Gozzano, che si sono dimostrati interessati. Nei prossimi giorni ci saranno incontri con la Regione Piemonte per valutare i finanziamenti. Spesa prevista: un milione e 200mila euro. La speranza dei promotori è quella di poter accedere ai fondi europei.

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