Locarnese

Dà fuoco al condominio, a processo il piromane di Locarno

Dissidi con i condomini? Di certo con una tanica di benzina un 56 enne svizzero ha appiccato il fuoco alla sua palazzina, fra i reati tentato assassinio plurimo

1 marzo 2018
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Trenta persone sfollate, quattro inquilini condotti in ospedale a rischio d’intossicazione e danni ingenti a uno stabile sito in via Franzoni a Solduno. Lo stesso stabile nel quale abitava il 56enne cittadino svizzero domiciliato nella regione, reo confesso del rogo che poco meno di un anno fa divampò all’interno del suo appartamento. Era l’alba di un giovedì di marzo e i pompieri di Locarno, insieme agli agenti della Cantonale e della Comunale, oltre ai soccorritori del Salva, riuscirono ad evitare danni peggiori.

L’uomo, stando alle dinamiche ricostruite al tempo, oggetto poi dell’indagine condotta dal procuratore pubblico Chiara Borelli, aveva appiccato il fuoco verso le 4.45 nelle cantine del palazzo mediante lo spargimento di benzina. A conferma di ciò, sul posto fu rinvenuto il beccuccio di una tanica. Il denso fumo aveva invaso la palazzina di 4 piani. A causa dei danni arrecati alle strutture, per gli inquilini si rese necessaria una sistemazione provvisoria presso parenti, amici o alberghi della zona.

Se l’uomo – difeso dall’avvocato Deborah Gobbi – ha agito in seguito a dissidi con altri inquilini o con l’amministrazione lo stabilirà il processo che si apre giovedì 8 marzo davanti alle Assise di Locarno in Lugano presiedute da Marco Villa, giudici a latere Fabrizio Filippo Monaci e Renata Loss Campana. Certo è che la lista di accuse è corposa e va oltre quel rogo appiccato di proposito: incendio intenzionale, tentato assassinio plurimo, rappresentazione di atti di cruda violenza, pornografia e contravvenzione alla Legge federale sulle armi.

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