Locarnese

Losone alle urne per i richiedenti l'asilo

Forse già il prossimo 10 giugno la votazione consultiva per affittare l'ex caserma alla Sem

Il comparto ora è di proprietà del Comune
(Ti-Press)
2 febbraio 2018
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Il Municipio mantiene la sua promessa: il contratto d’affitto con la Segreteria di Stato per la migrazione (Sem) dell’ex caserma, per una seconda fase di ospitalità dei richiedenti l’asilo, sarà sottoposto alla popolazione. «Lo abbiamo sempre detto chiaro e tondo che prima di prendere una decisione saremmo passati da una votazione consultiva – afferma il sindaco Corrado Bianda, intervistato sul tema –. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i capigruppo dei partiti losonesi che a maggioranza hanno aderito all’idea di portare la questione alle urne». La stesura del contratto non è ancora conclusa, ma ci sono già alcuni punti fermi: la Sem ha bisogno di spazi da marzo del 2019 fino alla costruzione del Centro federale d’asilo (Cfa) definitivo previsto a cavallo tra Balerna e Novazzano, in zona Pasture. La struttura, che sorgerà su un sedime di 13mila metri quadrati di proprietà delle Ffs, sarà pronta nel 2022.

La fase di affinamento del contratto d’affitto con Losone durerà alcuni mesi; la chiamata alle urne potrebbe arrivare il prossimo 10 giugno (in concomitanza con altre votazioni). «Affinché i cittadini possano esprimere il proprio parere con cognizione di causa, forniremo in anticipo tutti i dettagli – prosegue il sindaco –. Ad esempio, la Sem ha già assicurato che in caso dovesse arrivare sui nostri tavoli un progetto interessante per il sedime dell’ex piazza d’armi, loro si faranno da parte in anticipo, non volendo intralciarci in alcun modo».

Sicurezza e ordine pubblico

Tra le clausole da inserire nel capitolo “rescissione anticipata” ve ne saranno alcune legate alle questioni di sicurezza e ordine pubblico. Il periodo transitorio, durante il quale entra in gioco l’ex caserma di Losone, durerà circa tre anni. Un lasso di tempo che corrisponde, in tutto e per tutto, a quello che Losone ha già vissuto dall’ottobre 2014 allo stesso mese del 2017. L’ospitalità, la rete di accoglienza e la collaborazione tra Comune e Sem si sono dimostrate eccellenti, per un bilancio che (come si legge anche sul sito del Comune losone.ch) è da considerarsi positivo sotto molti punti di vista.

In conclusione occorre ricordare che quella della popolazione non sarà l’ultima parola: infatti, prima di firmare il contratto con la Sem, l’esecutivo dovrà ancora passare dal Consiglio comunale, visto che le cifre in ballo superano quelle previste dalla delega municipale. Saranno quindi i membri del legislativo a doversi esprimere, tenendo conto del volere della popolazione che rappresentano.

Il futuro dell’ex caserma, acquistata dal Comune per 4,48 milioni di franchi, potrebbe quindi essere definito almeno fino al 2022. Ma poi cosa accadrà? La proposta di insediarvi il Museo cantonale di storia naturale è stata bocciata dal Consiglio di Stato, che ha preferito il Monastero di Santa Caterina a Locarno. Come vi state muovendo? «Va detto che la presenza dei richiedenti l’asilo non preclude il lavoro di pianificazione del comparto – risponde l’intervistato –. Stabili e terreni verranno destinati all’uso pubblico, con diversi scopi legati ad attività culturali, sportive e per il tempo libero. Al momento in cui questa prima procedura sarà conclusa, potremo concentrarci sulle proposte e sui progetti definitivi». Insomma, lavori in corso per trovare soluzioni ed evitare che la grande costruzione in zona Arbigo resti inutilizzata, come una classica cattedrale nel deserto.

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