Locarnese

Aeroporto, il 2018 è tutto un cantiere

A breve la demolizione del vecchio stabile ex Aero Locarno SA. Per il nuovo Hangar 1 e il teleriscaldamento rapporto della gestione in dirittura d'arrivo

15 gennaio 2018
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Demolire per poi ricostruire. All’Aeroporto cantonale di Locarno i primi mesi del 2018 coincidono con un vasto piano di riedificazione che interesserà sia la parte civile dello scalo, sia quella delle Forze Aeree. Per iniziare, nelle prossime settimane, se non vi saranno intoppi ricorsuali, verrà demolito il vecchio stabile amministrativo che occupava, fino a qualche anno fa, gli uffici dell’Aero Locarno SA e della Karen SA. Edificio vetusto, oggi in disuso dal momento che le due ex inquiline hanno trasferito i loro uffici rispettivamente a Riazzino e presso la Paracentro SA. È pure in dirittura d’arrivo il rapporto della commissione della gestione del Gran Consiglio relativo al credito di 1,187 milioni di franchi da destinare alla progettazione e rifacimento dell’aviorimessa 1 (490mila franchi) e quale partecipazione alla realizzazione della futura centrale termica eseguita da Armasuisse (697mila franchi). Struttura, quest’ultima, edificata all’interno del perimetro militare ma alla quale andranno a collegarsi anche gli stabili della parte civile dell’aeroporto. Relatore del rapporto (la cui bozza sarà discussa proprio oggi, ndr), lo ricordiamo, è il parlamentare Raffaele De Rosa (Ppd). Per quanto riguarda l’aviorimessa 1, impiegata per la manutenzione di aeromobili e l’hangaraggio di velivoli, versa oggi in uno stato fatiscente. La sola manutenzione corrente non è più sufficiente per permettere agli addetti ai lavori e all’utenza la necessaria praticità operativa. Un’analisi della struttura ha evidenziato criticità tali da dover richiedere importanti (e costosissimi) lavori di manutenzione straordinaria. Nel 2011 sono state eseguite le prime valutazioni per un risanamento parziale dello stabile. Le perizie effettuate hanno però convinto tutti ad optare per un completo rifacimento della struttura. Il Dipartimento del Territorio ha dunque dato il là all’elaborazione del progetto di rifacimento completo dell’hangar. Dal profilo architettonico, il nuovo edificio – stando a quanto riportato dal messaggio parlamentare – ricalca quella degli stabili adiacenti composti da strutture portanti in acciaio, tamponamenti con panelli metallici coibentati e una copertura in pannelli a sandwich tipo “montana”. Per assicurare allo stabile la necessaria solidità le solette della parte servizi verranno costruite in cemento armato. Un’opportunità colta al... volo Quasi in contemporanea con questo progetto, il Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), ha approvato quello di una nuova centrale di riscaldamento con vettore energetico a cippato di legno, con la combinazione di una pompa di calore aria-acqua per soddisfare le necessità della Base aerea militare di Locarno (il sistema di riscaldamento è al momento garantito da due caldaie a nafta). Approfittando di questa opportunità, il Cantone ha dunque deciso di allacciare anche i propri stabili alla rete (in futuro anche altri edifici privati, presenti nel comparto, potrebbero usufruire di questo impianto di teleriscaldamento). Come detto, la partecipazione al progetto comporterà un investimento di 697mila franchi.

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