Locarnese

Per la Navigazione un'idea 'più Stato'

Storni: 'Finanziamento pubblico duraturo del servizio di trasporto di linea anche con la Legge sul turismo'

Turismo sul Lago Ceresio
(ti-press)
11 gennaio 2018
|

Un nuovo servizio di navigazione sui bacini svizzeri dei laghi di Lugano e Locarno non può prescindere da un impegno ancora più marcato da parte dello Stato. Questo, in particolare, tramite quel “finanziamento pubblico duraturo del servizio di trasporto di linea” (in collaborazione con le Organizzazioni turistiche regionali) che copra tramite la Legge sul turismo quanto non considerato dalla Legge sul trasporto. L’idea era stata lanciata a ottobre con una mozione dal deputato socialista Bruno Storni. Mozione oggi apertamente sostenuta sia dalla Società di navigazione Lago di Lugano («con i suoi partner sociali», per dirla con il servizio comunicazione della Snl), sia dal fronte sindacale che dalla scorsa estate accompagna nella loro battaglia i dipendenti della Navigazione Lago Maggiore lasciati a piedi in scadenza di concessione dalla Gestione governativa italiana in attesa della nascita del Consorzio direzionale per Lago Maggiore e Lago Ceresio.

«Tutto quanto riguarda sviluppo dell’offerta nel segno della qualità, aumento dei posti di lavoro e buone condizioni lavorative gode del nostro sostegno – rileva Angelo Stroppini, del sindacato Sev –. Quanto proposto da Storni va in questa direzione, quindi anche da parte nostra, e della manodopera Nlm, c’è sicuramente un sostegno». Peraltro, nel suo rapporto sulla mozione, il Consiglio di Stato ha già espresso le sue riserve circa la fattibilità di “un finanziamento ricorrente destinato a sostenere nel tempo un servizio di trasporto pubblico”; questo perché “un sussidio duraturo al servizio di navigazione di linea esula dagli intendimenti della Legge sul turismo”, il cui credito quadro di 12 milioni di franchi per il quadriennio 2015-18 concede priorità a “investimenti a favore del miglioramento della qualità dell’offerta di alloggio gestita professionalmente, in particolare le strutture alberghiere, che rappresentano la vera colonna portante del turismo ticinese”.

Oggi, nell’approssimarsi dell’entrata in funzione del Consorzio direzionale (al più tardi a marzo, ma forse anche prima), Storni non demorde e rilancia: «Per le stazioni invernali il Cantone ha deciso di estendere il credito quadro al finanziamento della manutenzione ricorrente delle infrastrutture. Si tratta di gestione corrente. Non vedo perché lo stesso principio non venga applicato al campo della navigazione, che rappresenta il grande segmento inesplorato (e finora in pratica abbandonato) di questo nostro turismo molto legato al territorio. Un territorio che è primariamente lago e montagne». Se in sede commissionale la visione governativa venisse confermata, Storni si dice pronto «a fare in modo che venga cambiata la Legge sul turismo, perché per troppo tempo il Lago Maggiore è stato lasciato per convenienza agli italiani, ed è giunto il momento di cambiare rotta. Anche tramite l’entrata in società dell’ente pubblico, a partire dalle città cui fanno riferimento i due laghi».

Intanto, martedì a Rivera è stato presentato ad un ristretto pubblico di addetti ai lavori (gruppo tecnico regionale, Snl, Cantone, Ers, sindacati e maestranze dei due laghi, Otr) il “business-plan” del nascente Consorzio, mentre da settimana prossima saranno operativi sul Verbano, per sessioni formative, alcuni capitani della Navigazione Lago di Lugano.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔