Locarnese

Soccorso alpino, in aumento le missioni

Anno intenso, il 2017, per la Colonna locarnese. Gli interventi sui monti sono stati 52. Ad essi si aggiungono decine di missioni di addestramento

Foto TI-Press
10 gennaio 2018
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Un 2017 impegnativo per la Colonna di soccorso del Cas, sezione di Locarno. Lo testimonia l’aumento del numero di missioni compiuto dagli “angeli” della montagna. L’anno scorso, sono state 52 le richieste di intervento della Colonna locarnese. Rispetto al 2016 la differenza è minima, pari a due casi in più. Si tratta tuttavia di un numero sempre elevato che conferma una realtà consolidata da decenni. Gli uomini del Cas ricoprono un ruolo fondamentale a beneficio dei frequentatori delle montagne della nostra regione. Montagne che, come noto - presentano anche insidie benché non raggiungano le quote altimetriche di altri cantoni dell’arco alpino. «Oltre agli interventi per soccorrere feriti e dei dispersi – afferma il capo della colonna, Andres Maggini – anche nel 2017 siamo accorsi per il recupero di salme, ma fortunatamente in misura molto limitata rispetto al passato». Nell’elenco delle missioni si devono aggiungere altre 26 uscite che la Colonna ha effettuato, sempre l’anno scorso e che non non rientrano nelle 52 registrate nella statistica. Si tratta di uscite “non ufficiali”, condotte da volontari che la Colonna si è assunta in vari settori. Ad esempio sono proseguite le ricerche di persone disperse da mesi e che non sono mai state ritrovate. È stato il caso della donna sparita sul Ghiridone. Giornate e giornate di sopralluoghi, effettuati sempre nella massima riservatezza, hanno permesso di rinvenire diversi elementi (abiti e altro) che sono stati consegnati, percontrolli ed esami specifici, alla polizia cantonale. Queste ulteriori 26 missioni, che portano a 78 il totale delle uscite del 2017, attestano l’impegno dei responsabili e dai membri della squadra di salvataggio. Come noto, la Colonna è dotata di specialisti nei più svariati settori operativi, in modo da poter rispondere, con professionalità, non solo nell’alpinismo e nell’escursionismo bensì anche nel canyoning, nell’utilizzo delle unità cinofile e negli interventi con l’impiego dell’elicottero. Non da ultimo per affinare le tecniche e rimanere sempre ai livelli di eccellenza resta fondamentale la formazione e l’istruzione permanente. Grazie ai corsi, agli aggiornamenti e alle esercitazioni congiunte (ad esempio con le colonne del Club alpino italiano) si confrontano le tecniche alpinistiche e mediche per essere pronti a operare, se del caso, gomito a gomito, com’è successo sul Ghiridone. Esempi di come diverse realtà possano collaborare per ottenere un eccellenza a favore dell’incolumità del cittadino.

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