Locarnese

Giumaglio, i genitori dei ragazzi coinvolti nella lite si incontreranno

(Una festa sempre molto attesa dai giovani che dice)
19 luglio 2017
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A definire meglio quanto accaduto nella scazzottata avvenuta sabato notte all'esterno del perimetro della festa del Carnevale estivo di Giumaglio sono gli organizzatori e due genitori dei ragazzi coinvolti nella collutazione. Dopo un diverbio legato ad una precedente provocazione (datata di alcune settimane), due sono venuti alle mani (mentre il terzo ha cercato vanamente di separarli). Uno di loro ha sferrato un pugno che ha mandato a terra il suo rivale.
Sarebbe proprio stato quest’ultimo, ripresosi dal colpo al volto, a richiedere l’intervento della Polizia e dell’ambulanza. Gli agenti giunti sul posto hanno poi condotto l’aggressore ed il suo amico alla centrale per far luce sulla rissa. Ultimata la stesura del verbale, i due a nottefonda sono rientrati a domicilio. Il malcapitato ha invece ricevuto le medicazioni del caso. Per fortuna per lui, il colpo non gli ha causato danni peggiori. Prova ne è, ci è stato riferito, che ha ripreso il lavoro.
Una madre che si è rivolta al nostro giornale ha tuttavia negato che ci siano, in questo sedicente gruppo Gpp, persone diffidate dagli impianti sportivi. La stessa precisa che, l’indomani dell’accaduto, ha personalmente contattato i genitori del ragazzo picchiato per chiarire il tutto. Di denunce per lesioni semplici non ne sarebbero state (al momento) sporte.Ci ha infine assicurato che all’occasione i protagonisti di questa scazzottata si troveranno per fare pace. Sulla stessa lunghezza d’onda un altro genitore, il quale ha affermato di aver a lungo parlato col figlio (parecchio dispiaciuto per quanto combinato) e il suo gruppetto di amici, mettendoli in guardia dai rischi di provocazioni e aggressioni durante le serate in banda.
Particolarmente toccati dall’accaduto anche gli organizzatori dell’evento valmaggese. Damiano Piezzi, uno dei responsabili del Carnevale di Giumaglio, tiene a ribadire che la questione – avvenuta all’esterno del perimetro della festa, assai lontano dagli occhi vigili degli addetti alla sicurezza – è stata eccessivamente gonfiata («su un portale la notizia ripresa parlava di “pestaggio a sangue”»). «Purtroppo – afferma – le feste che coinvolgono i giovani sono, non di rado, occasione per qualche piccola rissa o regolamento di conti. È sempre stato così, è il male di una società che ha una sua anima violenta. C’è molto lavoro di prevenzione ed educazione da fare. Come comitato naturalmente deploriamo l’accaduto. Abbiamo subito preso contatto con i parenti del ragazzo colpito dal pugno per sincerarci delle sue condizioni di salute. Vogliamo che si sappia quanto ci siamo spesi per mettere su una festa particolarmente riuscita, che da 17 anni viene proposta con grande simpatia e riscontri positivi. Lavoriamo sodo per regalare una serata all’insegna dell’allegria e del divertimento. Un tipo di divertimento sano, ben distante dalla voglia di superare qualsiasi tipo di limite. Notizie come questa – peggio se strumentalizzate in maniera fasulla– non fanno certo bene all’immagine della nostra iniziativa». Nel frattempo è stata aperta d'ufficio un'inchiesta per appurare quanto accaduto sabato notte all'esterno dell'area dove era in corso la festa.

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