Gambarogno

Aumento treni in Gambarogno, il Municipio ricorre al Tribunale amministrativo federale

In vista l'aumento dei merci
(Samuel Golay)
7 settembre 2016
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Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni
(Datec) lo scorso 1° luglio ha approvato il progetto di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria del Gambarogno, assegnando alle Ffs oneri destinati a soddisfare solo alcune delle richieste avanzate dal Comune e respingendo per il resto l’opposizione a suo tempo inoltrata.
Il Municipio di Gambarogno ritiene che tale decisione “violi il diritto federale, rispettivamente si basi su un accertamento inesatto e incompleto di fatti giuridicamente rilevanti. Per questo, come pure per l’assenza di chiari vincoli nella decisione di approvazione dei piani sugli oneri fissati dall’Uft alle Ffs, il 31agosto abbiamo inoltrato ricorso al Tribunale amministrativo federale”.
Si rammenta che il progetto approvato ha per oggetto il tratto dal chilometro 159.600 al  175 della linea 631, tra Cadenazzo e Ranzo/Sant’Abbondio e prevede quali opere  principali la costruzione di un secondo binario tra Contone e Quartino, il prolungo del secondo binario alla stazione di Magadino per migliorare l’incrocio dei treni, la sostituzione degli impianti di sicurezza di Magadino, San Nazzaro e Ranzo/Sant’Abbondio con un unico impianto elettronico centralizzato a Magadino, l’automazione e l’integrazione del tratto Magadino-Ranzo nel sistema di gestione del Centro di esercizio Sud di Pollegio, la costruzione di un nuovo edificio di tecnica ferroviaria, nonché la sostituzione e il potenziamento della linea di contatto. Grazie a questi interventi la capacità di trasporto merci potrà essere raddoppiata. In vari incontri promossi dal Municipio con i responsabili delle Ffs, Gambarogno aveva ottenuto alcune modifiche, poi inserite nel progetto, soprattutto legate al miglioramento di sottopassi stradali e alla messa a norma del marciapiede d’attesa alla stazione di Magadino. “Nell’impossibilità di trovare un’intesa su altri importanti punti, soprattutto legati alla sicurezza e ai disagi che dovranno sopportare gli abitanti, nel mese di marzo 2015 ci eravamo opposti  all’approvazione del progetto – segnala ancora l'esecutivo –. Il ricorso inoltrato al Tribunale amministrativo federale chiede in particolare di sopprimere il doppio passaggio a livello esistente in zona Monda, sostituendolo con un sotto o sovrapasso che permetta il transito verso il piano dei mezzi agricoli e di servizio alle industrie presenti, di dotare la tratta di adeguati impianti di rilevamento dei pericoli a ridosso della frontiera di Dirinella, di mettere in opera i dispositivi necessari per limitare le vibrazioni nella misura massima possibile e di pavimentare come allo stato attuale la via Casello a Cadepezzo, in località Cugnoli Curti, che dovrà essere spostata per permettere il raddoppio dei binari”.

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