Diciotto mesi di carcere (sospesi con la condizionale per un periodo di due anni) e una multa di duemila franchi per complicità in truffa per mestiere e ripetuta falsità in documenti. La Corte delle Assise correzionali di Locarno, riunitasi oggi a Lugano e presieduta dal giudice Mauro Ermani, ha confermato l’atto d’accusa firmato dal procuratore pubblico Andrea Maria Balerna nei confronti del 39enne, cittadino italiano, che con altre persone, aveva messo in piedi la a cosiddetta “truffa dei materassi”. L’imputato, processato per rito abbreviato e difeso dall’avvocato Giorgia Maffei, sarà chiamato (assieme agli altri accusati per la stessa truffa, che saranno processati nei prossimi mesi) a risarcire 916mila franchi. Soldi che dovranno essere versati alla società di riscossione debiti, vittima dell’imbroglio. La ditta di vendita di materassi, con sede a Muralto, aveva emesso delle fatture fittizie, poi cedute per l'incasso a un’azienda di riscossione in cambio di quasi un milione di franchi.