Ascona

Ascona scrive al governo: 'Prendetevi la nostra parte delle Isole di Brissago'

Parco botanico cantonale dal 1950
(Carlo Reguzzi)
12 maggio 2016
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Venti di polemica spirano sulle Isole di Brissago, gioiello botanico sul Lago Maggiore. Martedì sera il Municipio di Ascona ha inviato una lettera al Consiglio di Stato. Il Borgo, senza tanti giri di parole, annuncia di voler cedere la sua quota delle Isole al Cantone.
Un mese fa la questione era un po’ diversa...

Cosa sta succedendo? «Circa tre settimane fa i Comuni di Ascona, Brissago e Ronco sopra Ascona hanno annunciato al Cantone di essere disposti a ritirare l'intera proprietà, a condizione che ognuno risanasse la propria parte di debito e che Bellinzona si assumese l’onere della manutenzione del parco botanico, stipendiando i giardinieri», spiega Luca Pissoglio, sindaco del Borgo.
Come mai questa offerta? «Il Consiglio di Stato, per una questione di risparmio, ha espresso la volontà di alleggerirsi dal peso finanziario delle Isole». Le stesse sono gestite da un Consiglio d’amministrazione (Cda). Attualmente i proprietari sono il Cantone (50 per cento), Ascona (25 per cento), Brissago e Ronco (12,5 per cento ciascuno): a loro spetta la copertura dei deficit gestionali annuali, suddivisi. Inoltre ci sono dei debiti: la parte a carico del Borgo ammonta a circa 250mila franchi.
A cambiare le carte in tavola è arrivata la manovra di risparmio del governo. «Si dice che sarà neutra per i Comuni, ma non è così – afferma Pissoglio –. A noi costerà la bellezza di 1,1 milioni di franchi annui. Un peso elevato per le nostre casse. Tanto che non ci permette più di rilevare la parte delle Isole di proprietà cantonale. A questo punto abbiamo scritto una nuova lettera, ritirando la proposta del mese scorso e chiedendo al Consiglio di Stato di farci un'offerta per il nostro quarto. Il governo voleva disimpegnarsi per riparmiare; ora siamo noi, volenti o nolenti, a dover fare altrettanto».
Una missiva che ha senz’altro il gusto della provocazione. Il presidente del Cda e le autorità di Brissago e Ronco sono stati informati del passo compiuto dall'autorità asconese.

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