Locarno

Piattaforma di dialogo tra i deputati locarnesi e la Città

Preoccupa la pianifcazione ospedaliera
(Samuel Golay)
11 novembre 2015
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Conoscersi meglio e, soprattutto, creare una piattaforma di dialogo e interscambio su alcuni importanti dossier che sono sul tavolo dell’Esecutivo locarnese e che coinvolgono, in maniera più o meno accentuata, anche il Parlamento cantonale. Questo, in sintesi, l’obiettivo dell’incontro svoltosi nel tardo pomeriggio di ieri a Palazzo Marcacci fra il Municipio di Locarno e i deputati al Gran Consiglio del Locarnese. Un incontro promosso dall’Esecutivo cittadino per il quale – ha rilevato il sindaco Alain Scherrer introducendo la serata – sarebbe opportuno stabilire una certa regolarità, in modo da mantenere sempre vivo il dialogo. D’altronde, l’ottima rispondenza ottenuta da parte dei deputati al Parlamento cantonale ha dimostrato che sussiste un interesse reciproco marcato. Diverse le problematiche affrontate.  Per alcuni di questi dossier le cose risultano già appianate, come può essere il caso per il Palacinema per il quale l’Autorità cantonale ha già stanziato i contributi (6 milioni) richiesti. Ad esso si collega – ha ricordato il sindaco– l’acquisizione del Palazzetto Fevi da parte della Città, operazione per la quale si resta in attesa delle decisioni parlamentari sul sussidio di un paio di milioni  che dovrebbero pervenire a sostegno di questa acquisizione.

A2-A13, gioco di squadra

L’attenzione si è quindi spostata su temi che richiederanno un particolare gioco di squadra da parte dei deputati del Locarnese al Gran Consiglio. Fra questi rientra in primo luogo il collegamento veloce fra il Locarnese e l’autostrada (A2-A13), per il quale l’Ufficio federale delle strade ha di recente deciso che il tracciato dovrà essere tutto in galleria, con una spesa di 1,6 miliardi di franchi. Prossimamente – ha rilevato il capodicastero Pianificazione Paolo Caroni – il Gran Consiglio dovrà quindi pronunciarsi sul messaggio governativo che chiede un credito di 9,6 milioni di franchi per, come noto, poter anticipare la pianificazione del percorso guadagnando così 3 anni di tempo. Da qui l’invito esplicito rivolto ai deputati affinché agiscano compatti, sensibilizzando anche gli altri parlamentari a favore dell’approvazione del messaggio del Consiglio di Stato.

Pianificazione ospedaliera

Particolare preoccupazione è stata invece espressa per la nuova pianificazione ospedaliera, segnatamente per quanto riguarda il ruolo che toccherebbe in questa riorganizzazione all’Ospedale di Locarno. Il forte rischio – come rilevato dal capodicastero Socialità Ronnie Moretti – è che il nosocomio possa perdere le specializzazioni, che saranno dirottate verso gli altri ospedali cantonali (Bellinzona e soprattutto Lugano) con un conseguente declassamento anche di servizi quali le cure intensive e il pronto soccorso. Una problematica per la quale al momento attuale  – come è emerso dalla breve discussione – ben poco sembra si possa ancora fare. Si cercherà comunque di correre ai ripari promuovendo una marcata sensibilizzazione sul problema nel corso del dibattimento parlamentare. E ciò ribadendo in particolare l’importanza di un servizio ospedaliero nel Locarnese che sia sempre di punta e, in ogni caso, in grado di far fronte alle esigenze accresciute che puntualmente si presentano a seguito dei forti afflussi turistici. Il Municipio cittadino non ha poi perso l’occasione per esprimere ai deputati  il proprio disappunto e la propria contrarietà verso i nuovi oneri che il Cantone per l’ennesima volta propone di riversare sui Comuni per far quadrare i propri conti. Critiche ferme e decise formulate dal capodicastero Finanze Davide Giovannacci, il quale ha stigmatizzato la tempistica stretta adottata dal Consiglio di Stato per render noti questi provvedimenti, ricordando che questi riversamenti di oneri pregiudicano in maniera importante i previsti nuovi investimenti, di portata milionaria, che la Città si appresta a fare. Inoltre, tale modo di agire dell’autorità governativa rischia di vanificare gli sforzi che il Municipio compie per garantire al Comune una situazione finanziaria equilibrata e sana. Sarebbe pertanto opportuno – ha concluso Giovannacci – non più improvvisare, come il Consiglio di Stato fa ancora oggi,  ma attendere l’esito del Progetto “Ticino 2020”, studio che dovrebbe permettere una volta per tutte di ridefinire modalità e dinamiche da implementare fra Comuni e Cantone.

Aggregazione

Per finire, il sindaco Alain Scherrer non ha tralasciato un breve accenno al tema delle aggregazioni. “All’indomani dello scorso 18 ottobre – ha rilevato – nel Locarnese ci siamo svegliati un po’ più piccoli e con la netta sensazione di oramai avere un peso politico ancora più ridotto nei rapporti con il Cantone”. Evidente l’allusione al positivo risultato della votazione consultiva per la creazione del grande Comune nel Bellinzonese. “È vero – ha concluso il sindaco – che per il momento sappiamo gestire abbastanza bene le collaborazioni intercomunali, ma un passo in più credo che ora andrebbe senz’altro fatto”.

 

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