Grigioni

Il Parco Val Calanca inizia dal bosco

Tra le sue prime attività il candidato a Parco regionale lancia alcune esperienze di Forest Bathing per riconnettersi con la natura

La guida di Forest Bathing Paola Valchera © Mario Theus, Parco val Calanca
3 giugno 2020
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È qualcosa di diverso dall’idea tradizionale di un’escursione nel bosco. Il Forest Bathing è un’immersione più profonda tra gli elementi della natura, durante la quale l’obiettivo finale non è la meta o la destinazione, bensì l’esperienza stessa. Ed è proprio da questa esperienza meditativa e sensoriale che parte il Parco Val Calanca, il progetto candidato a parco regionale diretto dall’ingegnere forestale Henrik Bang. Assieme a lui e ad altri partecipanti prendiamo parte alla “prova zero” di un’uscita di Forest Bathing, che a partire dal 20 giugno sarà disponibile anche al pubblico. Nel corso dell’estate verrà infatti proposta una serie di appuntamenti organizzati in collaborazione con Paola Valchera (green-experience.ch), guida certificata dal Forest Therapy Institute. Come spiega Bang, l’idea è nata da una riflessione - generata dal periodo di pandemia - sul bosco e sulla necessità della popolazione di riconnettersi con la natura. “Èd è proprio questa una delle funzioni del parco - sottolinea il direttore -. Il Forest Bathing permette di andare in questa direzione facendo al contempo conoscere luoghi particolari del territorio”.

Un'occasione per imparare il rispetto

In effetti il bosco individuato è particolarmente incantevole. Lo si raggiunge dopo una breve camminata dal nucleo di Braggio, frazione del Comune di Calanca raggiungibile in qualche minuto di teleferica. “Un paese appeso al filo”, sorride Paola Valchera durante la salita. E in effetti lasciare l’automobile sul fondovalle ad Arvigo (dopo una visita al nuovo B&B Ai Cav) permette di partire con leggerezza verso una nuova esperienza. La guida accompagna il gruppo di persone proponendo una serie di inviti che possono suscitare in ognuno emozioni e sensazioni diverse legate all'ambiente naturale. L’invito che accompagna l’intera esperienza è anche quello alla lentezza e al silenzio. Il tutto contribuisce a creare un senso di rispetto per la terra che si calpesta e per tutto quanto abita il bosco. È questo un altro importante obiettivo del progetto, come spiega Bang. “Portare dei gruppi di persone a visitare questi luoghi significa anche educarle al rispetto per tali ambienti”. Ma anche invogliarle a tornare, magari accompagnate da amici e parenti. A Braggio meritano ad esempio una visita la chiesa (riconosciuta come luogo energetico), il negozietto di paese, l’azienda Refontana, l’agriturismo Raisc e l'ostello con ristorante Val Meira. E proprio grazie alla collaborazione con le aziende del posto, il Forest Bathing sarà accompagnato da un box di prodotti a chilometro zero, da consumare sul posto al termine della passeggiata e in parte da portare a casa.

Escursioni e pasti a chilometro zero

Rimanendo sul concetto di acquisti locali, tra gli altri progetti che il direttore elenca in vista dei prossimi quattro anni del periodo di candidatura (ovvero prima che la Charta del parco venga messa in votazione popolare) vi è anche l’idea di promuovere dei piatti calanchini negli esercizi pubblici della valle. Sia legati alla tradizione che, perché no, creati ad hoc con prodotti che si trovano in valle. È pure in corso il rilievo di tutte le strutture alberghiere e di ristorazione presenti sul territorio: tra le collaborazioni possibili, anche la creazione di pacchetti turistici che comprendano il pasto per escursionisti o amanti della bicicletta che esplorano il territorio. A proposito di biciclette, sono previste collaborazioni con lo Sci Club Rossa e il B&B Ai Cav per il noleggio dei mezzi (anche elettrici).

Collaborazioni sul territorio

Il parco si è inoltre dotato di due figure che supporteranno il direttore: Giulia Pedrazzi si occupa del settore culturale, mentre Marina Martinali di quello agricolo. Oltre al Forest Bathing, il team sta organizzando alcuni eventi previsti prossimamente, come visite guidate lungo la Via Calanca (il cui flyer è appena stato stampato), nonché l’arrivo della mostra sui parchi grigionesi nel palazzo dell’ex pretorio di Arvigo (che era slittata a causa del coronavirus), dove si trovano peraltro gli uffici del parco regionale. Questi ultimi verranno inaugurati il 14 giugno con un evento sulla piazza. In questi mesi, aggiunge Bang, è stata consolidata la collaborazione con l’Archivio regionale, la Fondazione Calanca delle Esploratrici e l’Ente turistico regionale del Moesano, per il quale il parco rappresenta ora un’importante antenna sul territorio.

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