Grigioni

Mesocco sistema finalmente la via centrale: sarà a 30 km/h

Due milioni e mezzo per mettere a nuovo la malconcia Strada Italiana: rimarranno i dadi di granito, ma il rumore risulterà contenuto riducendo la velocità

Ti-Press
19 maggio 2020
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Quasi tre milioni di franchi in opere pubbliche. Riprende dagli investimenti la vita politica di Mesocco, il cui Consiglio comunale è convocato lunedì prossimo 25 maggio nella sala spettacoli così da garantire la distanza di sicurezza fra i partecipanti grazie all’ampiezza del locale. “È ora possibile riproporre una seduta del Legislativo comunale - si legge nella convocazione - alfine di poter portare avanti progetti e attività facenti parte dell’agenda e del piano finanziario comunale, creando nel contempo lavoro per la nostra economia, fatto sicuramente importante per contribuire all’uscita da una crisi economica causata dall’emergenza sanitaria”. Il credito principale di circa 2,5 milioni, da cui dedurre 380mila franchi di sussidi vari, riguarda l’atteso rifacimento del disastrato tratto di Strada Italiana che attraversa il cuore dell’abitato. Il progetto esposto dal Cantone che prevede un investimento complessivo di 7,2 milioni - annota il Municipio - era composto da due distinte tematiche: la prima prettamente di carattere tecnico sugli interventi edili; la seconda legata al problema delle emissioni foniche e delle relative misure volte a farle rientrare entro i limiti di legge. L’attuale sconnesso fondo in cubotti di granito risulta infatti oltremodo rumoroso per gli occupanti degli edifici privati e pubblici che si affacciano sull’arteria principale del villaggio altomesolcinese. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, il Cantone, il Comune e i privati interessati hanno trovato una soluzione in tempi relativamente rapidi.

Cantiere per tre-quattro anni

Gli interventi sono previsti su 880 metri di lunghezza: la parte centrale (circa mezzo chilometro) sarà rifatta in dadi, mentre i primi 170 metri a sud e i 200 a nord saranno in asfalto. È prevista la creazione di un marciapiede continuo sul lato della corsia nord-sud, per la maggior parte della lunghezza a raso. Si prevede inoltre di adeguare / sostituire parte delle infrastrutture quali acque chiare, acque luride, acquedotto e illuminazione. Sono comprese anche le sistemazioni di aree pubbliche a lato della carreggiata (posteggi, accessi, parti di strade, scalinate e vari piccoli appezzamenti). Per le misure legate alla riduzione delle emissioni, che in sostanza richiede la creazione di una zona con limite massimo di velocità di 30 km/h da casa Berni a nord fino alla ex clinica, la soluzione è stata trovata solo dopo l’inoltro di un’opposizione al progetto, la quale ha portato a un’ulteriore trattativa risoltasi con alcune modifiche al progetto, in particolare per quanto riguarda misure tecniche atte a ridurre la velocità per evitare la creazione di una ‘trappola’ per gli utenti su di un tratto in linea retta e in pendenza che avrebbe reso alquanto difficile il mantenimento del limite di 30 km/h. I lavori sono previsti nell’arco di 3-4 anni a partire dal prossimo agosto, con gestione semaforica per i tratti brevi e con deviazione per il tratto centrale.

Stand di tiro: quattro strutture sono da risanare

Fra i vari temi inseriti nell’ordine del giorno della seduta di Consiglio comunale figurano un contributo per il risanamento (sicurezza, piombo e inquinamento fonico) degli impianti per la prova delle armi da caccia situati a Spin de Cogn, nonché un credito di 407mila franchi - da ridurre a 165mila grazie ai vari sussidi - per il risanamento da piombo dei quattro impianti di tiro usate da Società piccolo calibro, Carabinieri e Cacciatori. Nel corso delle trattative - scrive il Municipio - è emerso come le due società ancora attive a Mesocco (Piccolo calibro e Cacciatori), oltre al risanamento descritto hanno l’intenzione (e in parte l’obbligo) di intervenire sugli impianti per predisporre i cassoni raccoglitori dei proiettili, posare bersagli automatici ed eseguire manutenzioni ed accorgimenti vari. Perciò "chiedere loro una partecipazione ai costi avrebbe come conseguenza la concessione di contributi a copertura degli importi, cosa insensata. Per Piccolo Calibro e Cacciatori si ritiene pertanto di non chiedere la partecipazione". Quanto invece alla Carabinieri, considerando gli attivi dell’ex Società di Mesocco ora apportati alla società fusionata (compreso il terreno dell’ex stand ora in zona edificabile), "si ritiene giustificata la richiesta di partecipazione ai costi per il risanamento con 15'000 franchi".

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