Grigioni

Grigioni, dichiarato lo stato di situazione straordinaria

Il governo adotta misure più drastiche dato il forte aumento dei casi: vietate attività di gruppo, chiusi i luoghi di intrattenimento e regole severe per i ristoratori

Da lunedì chiuse anche le stazioni sciistiche
13 marzo 2020
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I Grigioni dichiarano lo stato di "situazione straordinaria". Visto il forte aumento dei casi di coronavirus - 45 confermati nel cantone - in una nota il governo cantonale afferma di avere deciso una serie di misure drastiche, in tre tappe - per rallentare il numero dei contagi e non sovraccaricare le strutture ospedaliere.

Da domani mattina alle 8 e fino al 30 aprile sono vietate tutte le attività di gruppo, come eventi sportivi, riunioni, assemblee, allenamenti, prove, eccetera. Sono vietati anche eventi pubblici e privati o incontri con più di 50 persone, come già annunciato dal Consiglio federale.

L'autorità cantonale può autorizzare in via eccezionale eventi se lo richiedono interessi pubblici superiori. Come altrove, è anche vietato visitare ospedali, case di riposo e altri istituti di cura. Le eccezioni sono decise dall'istituzione.

Da domani alle 17 saranno inoltre chiusi: biblioteche, archivi, cinema, teatri, musei, centri fitness, piscine, discoteche, music bar, night club, club erotici e altre strutture di intrattenimento.

Alberghi e ristoranti sono autorizzati a continuare la loro attività alle seguenti condizioni: se garantiscono maggiori standard igienici e la necessaria distanza sociale, nessun self-service, almeno un metro tra i tavoli, un'area minima di quattro metri quadrati di spazio gestito per ogni ospite presente.

Da lunedì mattina chiuderanno infine le stazioni sciistiche. Dove possibile e opportuno, sarà istituito lavoro a domicilio all'interno dell'amministrazione cantonale.

Cifre ticinesi allarmanti

La decisione è stata presa alla luce delle cifre allarmanti del Ticino, rileva l'esecutivo. Lì, il numero di persone infette e ricoverate in ospedale aumenta in modo esplosivo, raddoppiando ogni due giorni. Una "situazione straordinaria" è considerata adeguata quando le risorse dei Comuni e del Cantone non sono più sufficienti per far fronte ai loro compiti o quando sono coinvolte un gran numero di persone.

La gestione della crisi viene trasferita al comando cantonale. Come previsto a livello federale, non vengono più effettuati test su a tutti i casi sospetti, ma vengono testate solo persone con sintomi provenienti da gruppi a rischio e pazienti con sintomi particolarmente gravi.

Per sostenere l'economia e il turismo è inoltre stata creata una task force con rappresentanti dei Dipartimenti dell'economia e degli affari sociali, delle finanze e della Banca cantonale Grigione.

Nella sua nota, l'esecutivo ricorda che le aziende di trasporto sono responsabili del rafforzamento delle misure di protezione. Per garantire il mantenimento dei mezzi pubblici in caso di carenza di personale, è stato creato un gruppo di lavoro.

Negli ospedali e nelle cliniche vengono sospese le operazioni non immediatamente necessarie per liberare spazio e consentire al personale di concentrarsi sull'epidemia.

Il governo ricorda infine le consuete misure di sicurezza: mantenere la distanza dalle altre persone, lavarsi le mani e prestare attenzione alle persone particolarmente a rischio (oltre i 65 anni, con diabete, ipertensione, affette da tumore o malattie respiratorie o con il sistema immunitario indebolito). 
  
 

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