Grigioni

Impossibile evitare la morte dei lupi in incidenti stradali

Per il Kora, il Centro svizzero di competenza per grandi predatori, non si possono attuare misure. Il lupo non riconosce treni e automobili come un possibile rischio

1 gennaio 2020
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Secondo il Centro svizzero di competenza per grandi predatori KORA è praticamente impossibile adottare provvedimenti per evitare la morte di lupi in incidenti stradali.

L'interrogativo sorge spontaneamente dopo la notizia dell'altroieri di due lupi morti in altrettanti incidenti stradali in Surselva (GR), che si sommano ad altri quattro animali periti nell'arco di un anno nei Grigioni in incidenti stradali: non si possono prendere contromisure a favore di questi predatori protetti?

Ralph Manz, impegnato in un progetto di monitoraggio dei lupi per KORA, risponde negativamente. E non tanto per la conformazione del paesaggio grigionese o per l'estensione delle strade sul territorio cantonale. "È infatti nella natura del lupo - spiega a Keystone-ATS - seguire i percorsi di strade e ferrovie. Lo fanno per spostarsi in modo efficiente da un posto all'altro, per limitare i movimenti e quindi minimizzare gli sforzi". In questo modo i lupi possono percorrere decine di chilometri in una sola notte.

A sostegno della sua tesi Manz invita a dare un'occhiata al registro dei lupi tenuto da KORA a partire dal 1998, pubblicato sul sito kora.ch. Gli incidenti stradali, come la morte di lupi in seguito ad attraversamento di binari (oppure anche investiti da uno spazzaneve), sono molto frequenti, come si riscontra anche nei paesi limitrofi quali Germania, Italia e Francia. Rappresentano il pericolo maggiore per questi animali dopo le soppressioni pianificate dalle autorità per contenere gli effettivi, gli atti di bracconaggio e le altre cause naturali di decesso.

Su 36 lupi morti dal 1998, una decina ha infatti perso la vita sulle strade (o sui binari). E sarà così anche in futuro. "Il problema - conclude Manz - è infatti dato dal fatto che i lupi non riconoscono le auto, i treni e le altre macchine come un rischio per loro".

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