Nei Grigioni si è chiusa l'inchiesta a seguito della colata di fango che due anni costò la vita a otto escursionisti
Nessun colpevole: così ha stabilito l'inchiesta appena conclusa sulla grossa frana che il 23 agosto 2017 devastò il paese di Bondo, in Val Bregaglia. Intervistato dall'Nzz am Sonntag, il procuratore pubblico Maurus Eckert, titolare dell'inchiesta, ha infatti sottolineato che l'evento era imprevedibile, "motivo per cui nessuno può essere accusato di negligenza". A perdere la vita, ricordiamo, furono otto escursionisti provenienti da Germania, Austria e Svizzera rimasti travolti quando dal Pizzo Cengalo si staccarono tre milioni di metri cubi di roccia. Nessuna negligenza dunque da parte degli enti pubblici che tenevano monitorata la montagna da tempo ed erano ben informati sulla situazione di pericolo.